CALCIO SERIE B – Frosinone cuore ribelle non si piega e né si spezza. Squadra falcidiata dai casi di positività. Ma chi gioca si sacrifica per i compagni Parzyszek risponde a Diaw, pari col Pordenone

Da Ciociaria Editoriale Oggi – Sport – CARLO FIORLETTA

La forza di volontà del Frosinone è il carburante che alimenta la passione. Fosse stato pieno, al gol di Parzyszek sarebbe venuto giù lo stadio. Non è un gol che vale tre punti, l’accesso ai playoff o la vittoria di una partita di Serie A. È però un gol di rara intensità emotiva. Un bastimento di sensazioni che arriva in porto a grande velocità e travolge tutto. La paura, quella del virus, che ci accomuna un po’ tutti e che dirompe in casa giallazzurra alla vigilia del match con il Pordenone costringendo a casa mezza squadra. I dubbi di Nesta, che non avrà dormito la notte pensando a come schierare i pochi giocatori che aveva a disposizione.

Travolge soprattutto le ansie di chi va in campo con mille interrogativi per la testa e si sveglia al 90’ con la consapevolezza di appartenere ad una grande squadra, ad una grande famiglia. Comunque andrà a finire anche quest’altro campionato…

I canarini si trasformano in camaleonti si adattano all’ambiente, rendono durissima la caccia dei ramarri. Che proprio quando pregustano il sapore della preda, se la vedono scippare sotto le fauci.

Parzyszek brucia tutti in area e infila l’1-1 con un tap in vincente propiziato da Boloca. Trenta minuti prima Diaw da palla inattiva aveva spedito la sfera alle spalle di Iacobucci. Questi gli episodi, intorno ai quali, prima e dopo i quali è girata una partita strana, intensa, non bella ma appassionante.

Si stuzzicano sin da subitole due squadre, ci prova al 2’ Tribuzzi dal limite ma il suo destro è fuori misura. Il Pordenone conquista un calcio di punizione al 4’, Calò la mette dentro, Iacobucci anticipa i saltatori avversari. Altro botta e risposta firmato ancora da Tribuzzi su cui fa buona guardia Berra, Diaw in velocità tenuto bene da Sziminsky con l’aiuto di Gori. Perisan e Voglianno poco prima del quarto d’ora chiudono su Parzyszek cercato prima da Vitale e poi da Ciano. La manovra non è fluida, si servono troppo velocemente gli attaccanti; c’è poca costruzione a centrocampo e le difese sono bene attente. A turno, ancora il centravanti dei canarini che gira un cross di Beghetto, troppo centrale, poi prova la conclusione al 32’ Zampano ma Perisan è sulla traiettoria. Gori si dà un gran da fare come centrale di difesa e disinnesca Diaw che prova a sfruttare un assist di Zammarini. Sempre l’ex Cittadella molto attivo, a 5’ dalla pausa crea il pericolo maggiore alla retroguardia

ciociara, con Iacobucci che d’istinto devia in calcio d’angolo. Si chiude un primo tempo con poche occasioni e tentativi per lo più personali, latita la coralità del gioco, squadre che appaiono entrambe sfilacciate ma concentrate nella fase difensiva.

La ripresa si apre con due angoli consecutivi per la squadra di Tesser che prova subito a mettere in difficoltà il Frosinone e al 53’ passa in vantaggio. Calò calcia teso da oltre trenta metri e Diaw devia quanto basta la palla per superare il numero uno giallazzurro. Al 59’ doccia fredda sul Frosinone: si fa male Ciano dopo un contrasto con Musiolik. Va Tabanelli a fare la seconda punta. Ad un quarto d’ora dalla fine si accende Boloca che conquista due corner, ma il Frosinone non riesce ad impensierire l’estremo difensore ospite. Anzi, al 76’ sono i ramarri a provarci, il regista Calò dispensa un altro cross stavolta per Vogliacco, che di testa manda alto. Tesser fa i suoi cambi, Nesta non può e chiede coraggio ai suoi ragazzi. I canarini evitano di finire sotto quando Pasa dal dischetto spara alto e a 6’ dal termine Boloca in percussione propizia il pari: la sua conclusione non è trattenuta da Perisan, si avventa sul pallone Parzyszek ed è 1-1. Nel recupero Pordenone a testa bassa ma Mallamo non è né potente né preciso.