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LA “A” RIPARTE IL 13 GIUGNO CON PIÙ POTERI ALLA FIGC La decisione finale spetterà al Governo Una norma del “Decreto Rilancio” affida più forza decisionale alla federazione del presidente Gravina

La Lega di Serie A, nel corso dell’assemblea che si è svolta ieri ha deciso di fissare la ripartenza del massimo campionato il 13 giugno prossimo. Nel comunicato emesso al termine della riunione si legge che «…per quanto riguarda la ripresa dell’attività sportiva è stata indicata, in ossequio alle decisioni del governo e in conformità dei protocolli medici a tutela dei calciatori e di tutti gli addetti ai lavori, la data del 13 giugno per la ripresa del campionato… » .

Ora la decisione finale spetterà chiaramente al Governo e, anche per questo, assume vitale importanza l’incontro che dovrebbe esserci a breve scadenza tra il premier Conte e il presidente della Figc Gravina. Se la data del 13 giugno dovesse essere confermata, si potrebbe cominciare a fissare anche quella per il campionato di Serie B dal momento che, finora, si è sempre parlato, anche da parte del ministro Spadafora, di ripartenza frazionata nel tempo per i tre campionati professionistici.

In attesa di conoscere date precise sia per quanto riguarda gli allenamenti di squadra sia per la ripresa del campionato, il Frosinone di Alessandro Nesta continua gli allenamenti facoltativi, come diciamo in altra parte della pagina. Sicuramente fino a inizio della prossima settimana visto che lunedì i calciatori della rosa della prima squadra effettueranno i primi controlli con i tamponi. Se nella struttura della “Città dello Sport” di Ferentino o in altra struttura sanitaria non è dato sapere. Per il resto, come andiamo ripetendo da qualche giorno a questa parte, il club di Viale Olimpia ha già compiuto tutti i passi necessari per non farsi trovare impreparato nel momento in cui si conosceranno le date dell’inizio degli allenamenti di squadra e la ripartenza

del campionato. Comunque sia, possiamo dire che con i controlli suddetti si entra nel clima del ritiro vero e proprio che scatterà quando si conoscerà il protocollo da osservare. Sarà quello approntato per la Serie A o verrà reso più elastico per le società di Be C? Al momento non ci sono disposizioni da rispettare.

Nel Decreto Rilancio la “norma Gravina”

Il DPCM, che sarà reso noto nelle prossime ore, contiene anche una norma che è in soccorso delle Istituzioni calcistiche dal momento che fissa alcuni paletti ben precisi per evitare ogni sorta di ricorsi giudiziari avverso le decisioni adottate dalla Figc nel caso di blocco definitivo dei campionati.

La norma già ribattezzata “norma Gravina”, affida ampi poteri nelle mani della Federazione per quanto riguarda le varie problematiche post campionato. L’art. 211 quater del “Decreto Rilancio” prevede, infatti, che «in considerazione dell’eccezionale situazione determinatasi, le federazioni sportive possono adottare, anche in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento sportivo, provvedimenti relativi all’annullamento, alla prosecuzione e alla conclusione delle competizioni e dei campionati, ivi compresa la definizione delle classifiche finali, per la stagione sportiva 2019/2020nonchè i conseguenti provvedimenti relativi all’organizzazione, alla composizione e alle modalità di svolgimento delle competizioni e dei campionati per la successiva stagione 2020/2021».

L’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, ha commentato la norma prevista dall’articolo 211 quater come «eccezionale, mai adottata prima nella storia dello sport italiano. Alla Figc vengono attribuite amplissime prerogative e il potere decisionale diretto, senza quello preventivo del Coni. Questo garantirà di accelerare le procedure che riguardano l’annullamento, la prosecuzione e la conclusione dei campionati. Miglior provvedimento in questo momento non poteva essere adottato».

Ovviamente nessuno potrà vietare a una società di opporsi a una decisione adottata dalla Figc al termine della stagione agonistica, ma potrà farlo saltando tutti i gradi della Giustizia sportiva per rivolgersi direttamente al Tar del Lazio, unico Tribunale che potrà ricevere qualsiasi tipo di ricorso post campionato.

FRANCO TURRIZIANI