SERIE A – Giovedì 4 luglio sarà presentato il nuovo calendario della serie A per la stagione 2024/2025

ROMA – Il calendario della Serie A Enilive 2024/2025 sarà presentato giovedì 4 luglio, a partire dalle ore 12, presso l’Auditorium Multimediale di Rds a Roma. Il programma televisivo, prodotto per la prima volta interamente da Lega calcio Serie A, sarà trasmesso sui canali ufficiali di Lega Serie A (YouTube e sito internet) e su Radio Tv Serie A con Rds.

L’evento sarà condotto da Lorenzo Dallari e Chiara Giuffrida, con la partecipazione del presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, dell’amministratore delegato Luigi De Siervo, dell’Head of Competition Andrea Butti e di Stefano Ballista, amministratore delegato di Enilive, nuovo title sponsor della competizione. La presentazione delle giornate di campionato sarà arricchita dalla presenza degli ambassador di Lega Serie A Ciro Ferrara e Christian Vieri, in studio per commentare gli accoppiamenti del calendario della prossima stagione.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

EURO 2024 – Sabato il via agli ottavi: si comincia con Italia-Svizzera

Si giocheranno in quattro giorni, fino a martedì 2 luglio. Gli azzurri saranno impegnati, sabato alle ore 18 a Berlino

ROMA – Sarà l’Italia ad aprire il programma degli ottavi di finale dell’Europeo, che si giocheranno in quattro giorni, fino a martedì 2 luglio. Gli azzurri saranno impegnati, sabato alle ore 18 a Berlino, contro la Svizzera. Un tabellone che sorride alla Nazionale di Spalletti inserita nella parte più facile, sulla carta, con una sola ‘big’, l’Inghilterra, e poi l’Olanda e alcune sorprese come Romania e Austria. Dall’altra parte del tabellone è finito anche il Belgio, che si è unito a Francia, Portogallo, Germania e Spagna. Nello stesso giorno dell’Italia, ma alle 21, si affronteranno i padroni di casa della Germania e la Danimarca, che dovranno fare a meno, rispettivamente, di Tah e Hjulmand squalificati. Dopo le prime due gare vinte del girone con Scozia e Ungheria, la Nazionale tedesca non ha convinto contro la Svizzera, acciuffando il pareggio nei minuti di recupero.

Domenica alle 18 non dovrebbero esserci problemi per l’Inghilterra contro la Slovenia, nonostante un gioco espresso scadente, che ha scaturito critiche feroci da parte dei tifosi nei confronti del ct Gareth Southgate. Ma gli inglesi restano i favoriti dei bookmaker per la vittoria finale. Più complicato il discorso per la Spagna che, alle 21, sfiderà una sorprendente Georgia che può contare sulla stella del torneo, l’attuale capocannoniere (3 gol) Mikautadze, e ovviamente su Kvaratskhelia.
Lunedì è in programma la sfida più attesa. Alle 18 si affrontano Francia e Belgio, con la Nazionale di Deschamps che non ha convinto nella fase a gironi. Stesso discorso per il Belgio, causa anche la scarsa vena di Romelu Lukaku, rimasto a secco nelle prime tre partite. Anche Cristiano Ronaldo è ancora senza reti ed è stato anche sostituito dopo una prestazione deludente nella partita vinta 2-0 dalla Georgia. Il portoghese riproverà a fare la storia contro la Slovenia cercando il gol anche nel suo sesto Europeo.

Martedì si chiuderanno gli ottavi di finale con Romania-Olanda alle 18 e Austria-Turchia alle 21. La Nazionale guidata da Vincenzo Montella e trascinata da Calhanoglu si giocherà con Arnautovic e compagni un passaggio del turno che in ogni caso saprà di autentica sorpresa.

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EURO 2024 – Croazia-Italia 1-1: la salva Zaccagni, Azzurri agli ottavi

Grazie al gol di Zaccagni all’ottavo e ultimo minuto di recupero gli Azzurri pareggiano il gol di Modric e volano agli ottavi

ROMA – L’Italia è agli ottavi ma quanta paura. Grazie al gol di Zaccagni all’ottavo e ultimo minuto di recupero nella sfida con la Croazia, terza gara del girone B, gli azzurri pareggiano il gol di Modric, segnato al 10′ del secondo tempo e volano agli ottavi. Donnarumma aveva anche parato un rigore allo stesso Modric. Ora si vola a Berlino dove la banda di Spalletti sfiderà la Svizzera sabato 29 giugno. La difesa del titolo europeo non è ancora finita. Rispetto alla brutta prova con la Spagna l’Italia qualche passo in più lo ha fatto, attaccando di più ma mostrandosi comunque poco concreta in avanti. La sconfitta con gli iberici evidentemente ha lasciato il segno nella Nazionale e in Spalletti stesso. Il ct, infatti, ha deciso per un cambio di modulo e di (alcuni) uomini. Contro la Croazia passa alla difesa a tre, con Bastoni, Calafiori e Darmian ad alzare il muro davanti Donnarumma. In mezzo al campo confermato Di Lorenzo e Dimarco esterni, in mezzo non c’è Frattesi con Barella e Pellegrini ai lati di Jorginho. Davanti Raspadori a far coppia con Retegui al posto di Chiesa-Scamacca.

LA CRONACA DELLA PARTITA

L’avvio è tutto per la Croazia, trascinata dai 25mila tifosi presenti allo stadio, che sovrastano i 10mila italiani. Nei primi 4 minuti possesso assoluto dei croati, che al 5′ sfiorano già il vantaggio con il sinistro da fuori di Susic, Donnarumma smanaccia in angolo un pallone destinato nell’angolino alto a destra. All’8′ l’Italia mette il naso fuori dalla propria metà campo con Pellegrini che lancia Di Lorenzo sulla destra, il suo pallone basso per Retegui è respinto da Pongracic. All’11’ l’Italia ancora timidamente prova a farsi avanti con Dimarco che trova la testa di Pellegrini da sinistra ma il numero 10 azzurro non trova la torsione e il pallone finisce abbondantemente al lato. Retegui prova a dare ragione a Spalletti che lo ha scelto al posto di Scamacca e in un paio di minuti si rende due volte pericoloso. Al 22′ di testa su un lungo cross di Dimarco, il suo tiro è deviato in angolo.
Al 23′ un lungo lancio di Jorginho trova Pellegrini che al volo serve a centro area Retegui che conquista un altro angolo con un tiro deviato. Dopo 3′ ancora Retegui pericoloso che da posizione defilata trova un altro angolo. L’occasione più importante per l’Italia arriva al 27′ con un colpo di testa di Bastoni su cross di Barella, ma il portiere Livakovic è attentissimo a respingere per l’ennesimo angolo. La Croazia prova a replicare e al 31′ un tiro cross di Modric da destra è respinto da Donnarumma in tuffo.

Nel secondo tempo Spalletti decide che la partita di Pellegrini è finita e sceglie Frattesi con l’obiettivo di dare all’Italia maggiore dinamismo. Ma al 10′ un cross della Croazia finisce sul braccio largo proprio di Frattesi: interviene il Var, il rigore è netto. Ma se in porta hai Donnarumma non parti battuto anche se dal dischetto va Modric. Il suo tiro, infatti, è respinto dal portierone azzurro che si tuffa alla sua destra. Ma la gioia azzurra dura poco, veramente poco. Perché la difesa italiana si schiaccia troppo, colpevolmente e dopo 30″ il tiro di Budimir respinto da Donnarumma finisce a Modric che si vendica e porta la Croazia sull’1-0.

Spalletti mette quello che può dalla panchina, inserendo Scamacca, Chiesa, poi Zaccagni e Fagioli. Il massimo che ottiene sono un colpo di testa alto di poco di Bastoni e un pallone di Chiesa che Scamacca non riesce a buttare dentro a due passi dalla porta croata.

Ma l’Italia ha ancora la forza di volontà e la qualità per raddrizzare la partita. Quelle che mette nel destro a giro Zaccagni, anche lui entrato nella ripresa a dar manforte all’attacco azzurro, a pochi secondi dalla fine degli otto minuti di recupero.

ZACCAGNI: “SODDISFAZIONE IMMENSA, ITALIA HA MERITATO PAREGGIO”

Il primo gol con l’Italia di Mattia Zaccagni è una perla. Preziosissima. Ha permesso infatti agli azzurri di qualificarsi, all’ultimo secondo, agli ottavi di finale degli Europei. “E’ una soddisfazione immensa- ha detto l’esterno d’attacco- sono molto emozionato. Una serata bellissima che porterò sempre con me. Siamo stati bravi a restare in partita, secondo me abbiamo anche fatto un ottimo secondo tempo- ha concluso- e il pareggio è meritato”.

SPALLETTI: “ITALIA CI HA CREDUTO, E QUALCOSA È SUCCESSO”

Ci si deve credere sempre fino all’ultimo secondo, perché il calcio è questo. Loro si erano messi dietro e allora bastava uno scambio fatto bene. E così qualcosa è successo”. L’analisi di Luciano Spalletti dopo il pareggio.

Certo dobbiamo ancora rivedere qualcosa– ha aggiunto il ct azzurro- perché accadono cose illogiche nelle nostre partite. Ma bisogna anche prendere quello che questi ragazzi hanno e che alla fine hanno saputo tirare fuori”.

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EURO 2024 – Deludente l’Italia: Donnarumma non basta. Ora la Croazia per la qualificazione

Ora un punto, almeno, con la Croazia, per non andare a casa in anticipo e per provare a difendere il titolo conquistato nel 2021

ROMA – E ora la Croazia. Per giocarsi tutto e per tutto. Perché se con la Spagna è andata male, e contro le scatenate ‘Furie rosse’ una sconfitta era preventivabile, contro quello che resta della squadra di capitan Modric l’Italia non può fare scherzi. Dopo la vittoria con l’Albania all’esordio, comunque sofferta per come si erano messe le cose, gli azzurri di Luciano Spalletti cadono rovinosamente contro la banda di Williams e Yamal, guidata dall’esperto Morata, non brillando affatto e subendo la spinta e l’entusiasmo avversario.

Gli spagnoli dominano, spingono, creano occasioni e, paradossalmente, vincono ‘solo’ per una autorete di Calafiori. Dall’altra parte l’attacco azzurro è sembrato timido, nonostante la potenza fisica di Gianluca Scamacca e la spavalderia di Federico Chiesa. Troppo rinunciataria l’Italia, troppo più forte e decisa la Spagna. Ora arriva la Croazia, lunedì sera, un vero e proprio spareggio con due risultati su tre a disposizione. Il rischio Albania sembra più paura di un’impresa che un rischio concreto: per ritrovarsi seconda dovrebbe battere infatti la Spagna e sperare in una contemporanea sconfitta dell’Italia contro la Croazia. In quel caso l’Italia sarebbe eliminata.

Spalletti sceglie di confermare l’11 che ha battuto l’Albania, mentre la Spagna mette centimetri in più con Laporte al posto di Nacho per difendere su Scamacca. Come prevedibile è la Spagna a fare la partita, con l’Italia pronta a ripartire in contropiede. Ma se da una parte le ‘Furie rosse’ mettono insieme un’occasione dietro l’altra, gli azzurri non mettono in campo la cattiveria giusta non creando alcun pericolo verso la porta di Unai Simon.

Già dal 1′ la qualità tecnica dei singoli spagnoli fa la differenza: su tutti, gli esterni Nico Williams a sinistra, Lamine Yamal sul lato opposto. Nonostante l’età – 21 anni Williams, Yamal 17 anni da compiere – fanno vedere i sorci verdi alla difesa azzurra. Anche con la Spagna l’Italia non azzecca l’approccio: se con l’Albania l’Italia era andata sotto dopo 23″, contro la Spagna all’1’25” Donnarumma deve volare per respingere un colpo di testa del piccolo Pedri, su un cross dell’imprendibile Nico Williams. Che al 9′ diventa lui il terminale offensiva, mettendo a lato di testa un cross di Morata da sinistra da ottima posizione. I minuti successivi sono un inferno per la difesa italiana: al 24′ Yamal entra centralmente, il pallone arriva a Morata che defilato impegna ancora Donnarumma. Che dopo un minuto si ripete su Ruiz: lasciato solo, l’ex centrocampista del Napoli impegna con un tiro da fuori Donnarumma, che vola a respingere.

Nella ripresa le cose non cambiano. Al 7′ Pedri manca la porta per quello che è più di un rigore in movimento, mentre gli azzurri cominciano a mettere insieme troppi errori in fase di impostazione. Inevitabile, così, al 10′ arriva il vantaggio della Spagna, anche se su autorete. Ennesimo affondo di Williams sulla sinistra, il cross è toccato di testa da Morata e sporcato da Donnarumma, il pallone finisce addosso a Calafiori che la butta nella porta dell’Italia.

La squadra di Spalletti non riesce a scuotersi, complici anche le prestazioni opache di Chiesa e Scamacca, che non riescono a incidere. Il ct azzurro prova ad affidarsi alla panchina, mettendo dentro Cristante, Cambiaso, poi Retegui e Zaccagni. E l’Italia sembra svegliarsi, anche se non basta: al 20′ la situazione più pericolosa creata dall’Italia con un pallone di Cristante da destra che attraversa lo specchio della porta spagnola ma Retegui e poi Pellegrini non riescono ad approfittarne. In pieno recupero ancora la Spagna pericolosa, due volte con Ayoze Perez, e ancora Donnarumma decisivo. L’attaccante in neanche un minuto, sfugge ai difensori italiani ma non all’estremo azzurro che dice di no con i soliti prodigiosi interventi.

Ora un punto, almeno, con la Croazia, per non andare a casa in anticipo e per provare a difendere il titolo conquistato nel 2021.

DONNARUMMA: “IL DESTINO E’ NELLE NOSTRE MANI, CON LA CROAZIA PIU’ CATTIVERIA”

Abbiamo sbagliato troppo e messo poca qualità nel gioco. E siamo stati puniti. Siamo arrabbiati, ma adesso dobbiamo usare questa cattiveria nella prossima partita contro la Croazia perché comunque il destino è nelle nostre mani”. E’ il commento di Gigio Donnarumma, portiere e capitano degli azzurri, dopo la sconfitta dell’Italia 1-0 con la Spagna nella seconda partita degli Europei.

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CALCIO – EURO 2024: Italia vince dopo la paura: nel segno di Barella sconfitta l’Albania 2-1

Il debutto a Dortmund regala agli Azzurri una vittoria con il brivido. Battuta l’Albania in rimonta dopo aver preso gol dopo 23 secondi

ROMA – Italia shock, Italia chic. Una bella vittoria dopo la paura. Con un altro brivido finale. Questo è stato l’esordio agli Europei degli azzurri campioni in carica, che hanno battuto 2-1 l’Albania. Un risultato che sta stretto alla convincente ed elegante Nazionale di Spalletti, che dopo un inizio horror ha messo in mostra forza e classe. Decisamente recuperato Barella, Chiesa ha ritrovato le sue accelerazioni, Bastoni ha ‘murato’ gli avversari e segnato, Calafiori ha fatto vedere personalità e capacità di costruzione, Scamacca ha aperto spazi in cui Frattesi si è spesso infilato. Il 4-3-3 ‘mobile’ voluto dal ct ha dato i suoi frutti.

Dopo un inizio da incubo. Una folle rimessa laterale di Dimarco ha liberato infatti Bajrami nell’area azzurra e il fantasista albanese del Sassuolo non ha lasciato scampo a Donnarumma calciando forte sotto la traversa. Ventitré secondi. Il gol più veloce della storia degli Europei. Increduli e paralizzati i tifosi, ma fortunatamente non i giocatori. Che hanno saputo reagire immediatamente e, dopo essere andati subito vicini al pareggio con Pellegrini, hanno ribaltato il risultato in cinque minuti: prima Bastoni di testa su cross perfetto del 10 azzurro, poi Barella con un destro di controbalzo dal limite.

Scacciata la paura, l’Italia è stata ancora più padrona del campo e ha sfiorato più volte il terzo gol. Protagonista Pellegrini, bravo a farsi trovare sempre in agguato nell’area ma impreciso nella stoccata finale, che sia di piede o di testa. Niente da fare, ma un primato comunque era già stato raggiunto: è stata la prima volta che gli azzurri hanno realizzato due gol nel primo tempo in una partita della fase a gironi di un Europeo.

Nella ripresa il ritmo è calato, ma gli azzurri hanno mantenuto nettamente il pallone e l’iniziativa, senza correre particolari pericoli. Scamacca e Chiesa hanno anzi cercato di chiudere la partita, e in particolare lo juventino avrebbe davvero meritato un gol che invece ha solo sfiorato con un sinistro fuori di poco. Spalletti ha mandato in campo forze fresche: Cambiaso, Cristante, Darmian, Retegui e Folorunsho hanno messo minuti nelle gambe senza però riuscire a fare ripartire il ritmo. E dopo la paura iniziale, c’è stato pure lo spavento finale per l’Italia, con Donnarumma protagonista di una parata salvifica. E allora bene così. Quinta vittoria in altrettante partite per l’Italia contro l’Albania e Dortmund che si è confermata ‘amica’. Adesso però è già tempo di guardare avanti: giovedì si va a Gelsenkirchen, ci aspetta la Spagna.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it