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ARCE – Emergenza Covid-19. 𝗟𝗮 𝗔𝘀𝗹 𝗵𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗮𝗹 𝗖𝗼𝘃𝗶𝗱𝟭𝟵 𝗮𝗱 𝗔𝗿𝗰𝗲

ARCE – Purtroppo anche nel nostro paese un caso di positività al Covid-19.

Come informa il sindaco Luigi Germani, tramite la pagina ufficiale del Comune di Arce su Facebook: «La persona, che si è sottoposta al tampone in quanto rientrata da un breve periodo di vacanza in Puglia, è attualmente asintomatica e si trova ora in isolamento domiciliare».

«Rinnovo il mio accorato appello a tutta la cittadinanza affinché si mantenga alta l’attenzione. È necessario essere estremamente prudenti, rispettando scrupolosamente le regole del distanziamento sociale e indossando sempre la mascherina».

«Ricordo inoltre, a tutti coloro che rientrano dai luoghi di villeggiatura segnalati dalla Asl di Frosinone (Croazia, Malta, Spagna, Grecia, Sardegna, Puglia ed Emilia Romagna), che è opportuno effettuare il tampone, gratuitamente, presso i Drive Through che si trovano a Sora, Cassino e Frosinone».

CALCIO SERIE B – Frosinone Calcio, ora sotto con i test sierologici. E a breve il raduno. Al termine degli esami la squadra sarà posta in libertà per tornare a riunirsi all’interno della “Città dello Sport” con tutta probabilità il 28 maggio

FROSINONE – La giornata festiva interrompe la prima fase degli allenamenti facoltativi che hanno visto impegnati più della metà dell’organico dei calciatori del Frosinone attualmente a disposizione di Alessandro Nesta. Si è trattato di nove sedute, individuali e facoltative, affrontate da quindici canarini che hanno fatto registrare un numero di presenze diverse. Chiuso, almeno per ora, il discorso degli allenamenti facoltativi, se ne apre un altro, di natura diversa, che interesserà l’intera rosa nelle giornate di domani e dopodomani. Infatti il club di Viale Olimpia ha deciso di sottoporre l’intero organico di calciatori ai test sierologici per la rilevazione di anticorpi anti Covid 19.
Si tratta di un primo screening che non garantisce risultati certi al cento per cento, ma rappresenta un buon punto di partenza per la tutela della salute dei calciatori giallazzurri in vista degli accertamenti con i tamponi quando la squadra inizierà il ritiro. Questi primi test, dunque, saranno effettuati tra domani e dopodomani in un laboratorio di Ferentino, convenzionato con il Frosinone Calcio. Al termine degli stessi la squadra sarà posta in libertà per tornare a riunirsi all’interno della “Città dello Sport” con tutta probabilità il 28 maggio, quando potrebbe essere stato fissato anche l’inizio degli allenamenti di gruppo, da effettuare secondo un protocollo riveduto e corretto rispetto a quello approvato dal Comitato tecnico-scientifico del Ministero della Salute.
Che dovrebbe contenere regole meno stringenti, almeno relativamente ai tre punti che sono stati indicati dalla Lega di serie A nel corso dell’assemblea di venerdì scorso. E che riguardano la quarantena del calciatore in caso di positività e non di tutto il gruppo squadra, alcune modalità del ritiro di due settimane e il discorso inerente i medici sportivi. A tal riguardo sarà importante l’incontro tra il premier Conte e il presidente della Figc Gravina, fissato per queste ore, al termine del quale potrebbe anche essere deciso l’inizio degli allenamenti di squadra e renderlo compatibile con la data del 28 maggio, giorno in cui tornerà a riunirsi anche il Frosinone.
Tornando ai canarini, possiamo dire che i quindici della rosa della prima squadra che hanno preso parte agli allenamenti facoltativi di questa prima fase sono stati i difensori Krajnc, Brighenti, Salvi Szyminski e Verde: i centrocampisti Vitale, Gori, Maiello, Rohden, Haas e Ciano, gli attaccanti Dionisi, Citro e Novakovich nonchè il portiere Iacobucci. Riferendoci alla settimana che si è conclusa ieri, Il più assiduo è stato, comunque, Gori con 5 presenze così come Salvi e Verde. Krajnc, Szyminski, Novakovich e Haas con 4 e via di seguito fino ad arrivare a Ciano e Iacobucci che si sono allenati una volta soltanto.
A questi dovranno aggiungersi tra domani o dopodomani tutti gli altri componenti della rosa. Vale a dire Zampano, Capuano, D’Elia, Paganini, Ardemagni, Bardi, Tabanelli, Matarese, Ariaudo e Tribuzzi, per sostenere, Il tecnico Alessandro Nesta aspetta di poter allenare tutta la rosa come detto, i test sierologici.

Da Ciociaria Editoriale Oggi – Franco Turrinziani

CALCIO SERIE B – La “A” scalda i motori la “B” resta al palo. Stamane si riunirà l’assemblea di Lega nel corso della quale potrebbero essere fissate anche le date per l’inizio degli allenamenti di squadra e la ripartenza

IL PUNTO – Qualcosa dovrebbe muoversi anche all’interno della Lega di B dopo che la massima serie ha proposto il 13 giugno come data di ripartenza del campionato. Stamane, con inizio alle ore 11, si svolgerà infatti in videoconferenza l’assemblea di Lega per continuare i lavori interrotti nella riunione del mese scorso.

E potrebbe, finalmente, venire fuori anche qualche data precisa sia per l’inizio degli allenamenti di gruppo, sia per ripresa del campionato, sospeso alla vigilia della ventinovesima giornata.

Nel corso dei lavori si parlerà sicuramente dell’andamento di Covid 19, mentre il presidente Mauro Balata relazionerà le società affiliata circa gli sviluppi della situazione che si è venuta a creare in questi ultimi giorni. Tra le ipotesi, come detto, anche le importanti date suddette sempreché si attenui la protesta dei medici sportivi della Federazione, presieduta dal dottor Enrico Castellacci, in forte polemica anche con il ministro Spadafora. Il presidente Castellacci contesta il fatto che «è impensabile che il medico sociale sia l’unico responsabile di tutto». I medici del calcio, insomma, non vogliono sottrarsi ai loro compiti che debbono restare quelli che hanno sempre svolto nell’ambito sanitario nelle rispettive società. E non altri, ora imposti dal protocollo con tanto di risvolto penale per eventuali inadempienze, riguardanti anche i tamponi che, tra l’altro, potrebbero mancare. La protesta interessa soprattutto i medici della Serie B, qualcuno dei quali si è già dimesso.

Tornando alla assemblea di stamane, sarà anche affrontato il discorso riguardante lo sfalsamento di due o tre settimane della ripartenza della Serie B rispetto a quella proposta per la A. Andare oltre significherebbe creare solo danni, considerata la contiguità tra le due Leghe.

Perciò la Serie B potrebbe iniziare gli allenamenti di gruppo il 25 maggio o i primi di giugno per riprendere a giocare le gare di campionato nella seconda quindicina dello stesso mese. Con quale protocollo? Sarà un altro argomento da affrontare e, comunque, si spera che non contenga le stesse norme stringenti di quello approvato per la massima serie. Soprattutto se la curva dei contagi dovesse registrare un ulteriore appiattimento rispetto alla situazione attuale.

«La Serie A ripartirà, ma…»

Il presidente del Coni Giovanni Malagò, intervistato su Radio2, si è detto convinto della ripartenza della Serie A, meno che possa giungere al traguardo finale.

«Penso che si sta facendo del tutto per mettere il sistema in condizione di ripartire. Poi sulla possibilità che il campionato finisca bisogna avere la palla di vetro. Questa è la mia opinione. È un vero rischio ma per la Serie A l’obiettivo primario è quello di ricominciare».

Non manca nemmeno una frecciatina quando ha aggiunto che «questa è una mentalità che io non ho. Però io penso che nella vita, anche se uno è convinto e determinato, deve sempre avere una alternativa. Diversamente si rischia di compromettere una situazione di per sé già molto complessa».

Anche sul fatto che un solo calciatore positivo debba mandare in quarantena l’intero gruppo squadra, il presidente del Coni è stato preciso.

«Noi abbiamo recepito – ha precisato Giovanni Malagò – una direttiva che individua un percorso di coinvolgimento generale e non un isolamento individuale. Ma è un tema che riguarda la commissione tecnico-scientifica e io non ho mai interloquito con i suoi componenti, perché giustamente debbono farlo i Ministri dello Sport e della Salute. Ma mi dicono che è una decisione che potrebbe essere rivista…».

Una dichiarazione importante e che centra in pieno il dibattito in corso. Per ora nel caso dovesse venir fuori la positività in un calciatore, si andrebbe tutti in quarantena. Ma, se la situazione sanitaria dovesse migliorare, potrebbe avvicinarsi di molto il modello tedesco seguito già dalla federazione inglese. Chi sarà positivo, andrà in quarantena e tamponi per il resto della squadra.

Da Ciociaria Editoriale Oggi – FRANCO TURRIZIANI