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ECCELLENZA Lazio g. C – All’Arce il derby col Monte. Doppio Basilico, decisivo il rigore dell’attaccante nella ripresa

Arce
Liberatori, Moriconi, Martiniello, Sciucco, Marini, Gallo, Turmalaj, Sanna (1’ st Abbondanza), Basilico (42’ st Iacob), Pompili (37’ st Pintori), Felea (11’ st Testa).

A disposizione: Ferazzoli E., Roma, Di Monaco, Vera, Conti
Allenatore: Fabrizio Ferazzoli

Città Monte SGC
Lisi, Capodanno, Fumagalli (36’ st Zazzaro), Fortini, Mastrantoni, Terracciano, Carfora (1’ st Celio (21’ st Gennari), Cozzolino (30’ st Sili), Ceccarelli, Savone, Ferrieri

A disposizione: De Ciantis, Cinelli, Reali, Bottoni G., Martellacci
Allenatore: Emanuele Bottoni

Arbitro: Giulio Sancricca di Ciampino – Assistenti: Michele Nappi di Latina e Gian Marco Esposito di Formia

Marcatori:37’ pt autogol di Sciucco (M), 45’ pt Basilico (A), 4’ st Basilico (A) (rigore).

Note: al 6’st espulso Abbondanza (A) per fallo da tergo. Ammoniti: Marini (A), Sciucco (A), Fortini (M), Terracciano (M) e Liberatori (A). Recupero: 1’ pt; 6’ st.

ARCE – Il derby tra l’Arce ed il Città Monte San Giovanni Campano se lo aggiudica la squadra di mister Ferazzoli.
Avvio di gara con l’Arce che si dimostra più manovriero ed al 1’ la conclusione di Felea, da fuori area, finisce di poco sopra la traversa. Dal quarto d’ora i monticiani prendono in mano le redini del gioco, facendo girare palla come aveva chiesto mister Bottoni e l’Arce si difende con ordine. Al 15’, spunto di Savone, palla a Carfora che di prima intenzione innesca Ceccarelli; il sinistro in corsa si perde sopra la traversa. Al 28’, sul tiro da fermo di Savone, Fortini riceve palla al limite dell’area di rigore e conclude verso la porta avversaria chiamando Liberatori alla facile presa a terra. Al 34’, angolo di Savone per il perfetto collo di testa di
Mastrantoni bloccato centralmente da Liberatori. Tre minuti dopo, accelerazione di Mastrantoni, palla sulla corsia di sinistra per Ferrieri il cui cross a centro area viene deviato nella propria rete da Sciucco. Monte in vantaggio per una rete a zero. Al 41’, Sciucco prova a riscattarsi con un tiro da fuori area respinto dall’attento Lisi. Allo scadere la difesa monticiana perde palla in ripartenza e Basilico, dai trenta metri, lascia partire un missile che si infila imparabilmente alle spalle di Lisi. Uno a uno e squadre che tornano negli spogliatoi.
Nella ripresa, al 4’, l’arbitro assegna un rigore all’Arce considerando falloso l’intervento di Terracciano su Abbondanza. Dal dischetto Basilico non fallisce e ribalta il risultato. A seguire, il direttore di gara espelle Abbondanza. Monte a trazione anteriore nel finale di gara senza riuscire a concludere in porta. In pieno recupero, Mastrantoni viene anticipato da Marini al momento di battere a rete.

Da Ciociaria Editoriale Oggi Sport: Gianni Coratti

ECCELLENZA LAZIO g.C – Lleschi subentra e gela l’Arce Terracina corsaro. I gialloblù devono rimandare la prima vittoria sul proprio campo

ARCE – Un’altra leggerezza difensiva e arriva la seconda, amara sconfitta per la squadra del presidente Marrocco (0-1).

Pintori e compagni, seppure con il minimo scarto, cedono le armi alla compagine di Terracina che festeggia così la prima vittoria stagionale.
Per tutto il primo tempo, le squadre si sono affrontate a viso aperto, anche se sono state poche le occasioni da gol. Il gioco si è sviluppato prevalentemente a centrocampo, senza acuti degni di nota. Scarse, quindi, le occasioni delle due formazioni e, pertanto, assoluto equilibrio. Nelle fila degli ospiti molti gli ex desiderosi dimettersi in luce: Centra, Casalese e Colò alla fine risultati i migliori in campo. La squadra dell’allenatore Mirabello nei primi 45’ non ha mai pigiato sull’acceleratore preferendo una condotta piuttosto guardinga. In avvio, dopo un’azione in contropiede di Pompili, tutto lascia prevedere un arrembaggio dei padroni di casa mentre il Terracina si difende al meglio, soprattutto “imbavagliando” il bomber Pintori. Al 10’una discesa di Reali è stoppata da Fiore, mentre al centro della difesa Pescosolido è piuttosto ordinato, senza concedere molto ai pontini. Al 34’dopo un lungo stazionare a centrocampo gli ospiti si fanno vivi con un tiro dalla lunga distanza di Colò. Allo scadere del primo tempo Pompili, da buona posizione, invece di battere a rete crossa al centro e il pallone si perde a lato. Tutto è rimandato alla seconda frazione. Passano solo quindici minuti e, con sorpresa, i terracinesi sbloccano il risultato. Si sviluppa un’azione sulla linea laterale di porta e, l’opportunista Lleschi sfrutta un’indecisione dei difensori e con un tiro in diagonale sorprende il bravo Roncone. C’è tutto il tempo per reagire ma Sanna e compagni nonostante la buona volontà, non creano mai pericoli al numero uno Stefanini. L’azione più clamorosa capita ai piedi di Pompili che a tu per tu con il portiere si lascia ipnotizzare dall’estremo difensore. Per colmo di sventura al 45’ gli arcesi devono ringraziare il portiere Roncone che salva la porta da un violento tiro di Carlini.

La squadra di casa ancora non ha ancora brindato alla vittoria sul proprio campo e il prossimo appuntamento in trasferta contro l’Atletico Lazio potrebbe essere l’occasione buona per vendicare l’ultima sconfitta.

Da Ciociaria Editoriale Oggi – Mauro Casciano

ECCELLENZA LAZIO g.C – La trasferta. Brava Arce, due reti per affondare il Gaeta

GAETA – Prima gara interna di campionato per il Gaeta che coincide con una inattesa sconfitta di misura.

Sicuramente ci si aspettava ben altro risultato dopo il pareggio della scorsa settimana in casa del Falaschelavinio, nonostante l’Arce si presentasse come squadra coriacea e ben organizzata.

La squadra di mister Gesmundo è partita bene, ma proprio nella fase di gioco favorevole all’undici di Gesmundo a passare era l’Arce, al 33’con Pompili. Quattro minuti più tardi i padroni di casa pervenivano al pareggio con Cano, bravo prima a procurarsi un calcio di rigore e poi a trasformarlo. Ma non è ancora finita la prima frazione di gara. Al 45’ancora Pompili, su passaggio di Pintori, con un diagonale trafiggeva l’estremo difensore gaetano.

Gaeta: Frola, Azoitei, Siciliano, Leccese (14’st Sfavillante), Galasso (42’st Cipriani), Celli, Carnevale, Marciano (42’st Agrillo), Di Stefano (29’st Mariniello), Cano, Ranieri. – A disp. Parisi, Perrino, Lisi, Lauri, Muscariello All. Gesmundo

Arce: Roncone, Fiore, De Palma, Pace,Pescosolido, Drini (34’st Persechini),Pintori, Sanna, Ferazzoli G. (34’stCapraro), Pompili (43’st Baldassarre),Gallo. – A disp. Ferazzoli E., Barra,Courrier, Di Folco, Sciucco, Alberici All.Mirabello

Arbitro: Tassano di Chiavari (Colizzi di Albano Laziale e Angelico di Aprilia)

Reti: Pompili 33’pt e 45’pt, Cano rig. 39’pt

Note – Ammoniti: Celli, Carnevale, Di Stefano (G), De Palma, Pescosolido (A).

Angoli 6-8 Rec. 2‘pt-5‘st

Da Ciociaria Editoriale Oggi/Sport – Roberto D’Angelis

CALCIO ECCELLENZA LAZIO – Intervista a tutto campo con il nuovo tecnico dell’Arce Mirabello

ARCE – L’ex tecnico del Tecchiena allenerà in Eccellenza. «Non mi aspetto di essere chiamato da un club così importante»

Un vecchio adagio recita che il lavoro premia sempre. Una affermazione che, ovviamente, a tutti appare vera e giusta ma che, altrettanto ovviamente, ognuno di noi sa che non trova sempre riscontro nella realtà. Perché nella vita, come nel lavoro o nello sport in questo caso, a volte sono altri i fattori che consentono il successo di un percorso professionale. Soprattutto per chi è giovane questo vale a maggior ragione perché farsi spazio e ritagliarsi un proprio posto non è mai facile. Qualcuno però riesce a farsi notare per il lavoro svolto e iniziare un cammino di crescita.
È questo il caso, ci sembra di poter dire senza offendere nessuno, di Angelo Mirabello da pochi giorni chiamato a sedere sulla panchina dell’Arce. Una delle società più importanti del nostro calcio dilettantistico che anche nel prossimo campionato proverà ad essere protagonista nel campionato di Eccellenza. Con lui abbiamo parlato appunto della nuova avventura che sta per intraprendere.

Si attendeva questa chiamata?
«Ad essere onesti – dice – no. Soprattutto perché non pensavo di essere finito sotto i riflettori di una società importante come l’Arce. Una squadra che negli ultimi anni ha sfiorato l’approdo in Serie D e che ha alle spalle una società tra le più strutturate in provincia e che può disporre di un impianto bellissimo».

Veduta aerea del’impianto sportivo Lino De Santis – Foto Arcenews

Perché pensa di essere stato scelto?
«Voglio interpretare questa chiamata come un premio al lavoro svolto in questi anni. Una cosa che mi rende davvero orgoglioso ».

Lascia un ambiente, quello del Tecchiena, dove ha fatto bene e si è fatto notare. Che ricordo conserva di quella esperienza?
«Gli ultimi due anni sono stati i più belli da quando alleno. Ho sempre potuto contare su una società sana fatta di persone competenti e per bene che mi hanno sempre dato tutto e alle quali va il mio più sentito ringraziamento».

È un tecnico abituato a lavorare e valorizzare i giovani. Sarà cosi anche ad Arce?
«È stato uno dei primi argomenti trattati con il presidente Marrocco e con il direttore Caldaroni. In questo ho trovato più di una porta aperta perché il presidente ha iniziato un lavoro sulla crescita degli istruttori e sul lavoro dei tecnici delle giovanili che, sotto l’input di uomini competenti come mister Marasca, sta già producendo risultati. Portare ragazzi del vivaio in prima squadra è un obiettivo dichiarato della società».

Intanto si parte con le riconferme di parecchi elementi della rosa attuale?
«Anche queste operazioni sono frutto della volontà del presidente e io condivido in pieno. D’altronde questa è l’ossatura di una squadra che due anni fa era arrivata a due punti dalla D. Io ho iniziato i contatti con il nucleo storico della squadra a partire dal capitano Pintori che si è messo subito a disposizione delle mie idee».

Come giocherà il suo Arce?
«Mi porto dietro delle idee di calcio ma non mi sono mai legato ai moduli che sono solo dei numeri mentre in campo scendono degli uomini. Prima di scegliere devo avere chiare le caratteristiche di ognuno dei miei giocatori».

Ha chiesto rinforzi?
«Stiamo lavorando per portare in squadra dei puntelli in ogni reparto. Soprattutto in difesa. Ho dato al direttore dei profili, non dei nomi».

Che ruolo deve ritagliarsi l’Arce nel prossimo campionato? Sente la pressione del risultato?
«Mi è stato chiesto di fare bene ma non abbiamo parlato di piazzamenti o di risultati specifici da centrare. Una delle prime cose che il presidente mi ha detto è quella di lavorare con serenità. Un fatto che ho apprezzato anche se ho chiaro che l’attesa sui risultati sarà certamente maggiore rispetto agli anni passati. Lo accetto: fa parte del gioco».

Da Ciociaria Editoriale Oggi/Sport del 28/06/2020: TONI PIRONI

CALCIO ECCELLENZA LAZIO Girone B – L’Arce e Parisella si sono detti addio. Marrocco: «Separazione consensuale». Il “telaio” della squadra non verrà smontato

ARCE – Alessandro Parisella non è più l’allenatore dell’Arce, squadra che milita nel campionato di Eccellenza, Girone B. Ieri, al termine di una riunione presieduta dal patron Alessandro Marrocco, è stato deciso di comune accordo di non proseguire la collaborazione. Le strade di società e club si separano, dunque, consensualmente. Naturalmente al mister pontino, subentrato in corso d’opera a Marco Cione, sono andati i ringraziamenti «per aver ridato stabilità all’ambiente sportivo arcese, unitamente ai migliori auguri per la prossima stagione professionale».
Al momento dello stop definitivo dei campionati dilettantistici, l’Arce aveva una comoda posizione in classifica ed era reduce da una bella vittoria sul terreno del Campus Eur, per 3-2. Proprio nelle ultime giornate capitan Pintori (capocannoniere del Girone B) e compagni avevano dimostrato un ottimo stato di forma che lasciava presagire un brillante finale. Tra l’altro, mister Parisella aveva compiuto un gran lavoro con i giovani, portando a maturare i vari Capogna, i fratelli Lorenzo e Diego Pescosolido, Pace, De Carolis, Arduini. Poi la lunga sospensione dovuta all’emergenza Coronavirus ha di fatto scombussolato i piani della società, orientata soprattutto a valorizzare il proprio vivaio. Sulla separazione e sugli obiettivi futuri del club, Marrocco ha commentato: «E’ stata una decisione presa da ambo le parti, come si conviene a persone di sport. Il fermo del campionato naturalmente non ha influito minimamente sulla presa d’atto. All’allenatore comunque vanno riconosciute la professionalità e le doti tecniche di indubbio valore».

L’organico dei giocatori resterà quello attuale?
«E’ prematuro fare discorsi legati ai giocatori, anche se prossimamente, parlerò con i ragazzi per armonizzare al meglio la rosa. Posso però dire che il telaio della compagine resterà invariato e di indubbio valore». Di tempo per riflettere su quanto fatto in campionato e quanto e come fare nel prossimo ce n’è in abbondanza, tenuto conto – aggiunge Marrocco – che ci sono «molti fattori da valutare prima di riprendere, speriamo presto, l’attività agonistica». «Il tempo a disposizione giocherà a nostro favore. Abbiamo la possibilità di guardarci attorno e programmare a tempo debito la prossima stagione».

Quindi a settembre si ripartirà su basi nuove?
«L’idea è quella di costruire e favorire un ambiente sereno come quello del campionato passato, che specialmente nelle ultime gare ci aveva dato le migliori soddisfazioni». Nonostante la lunga assenza dal calcio giocato, la volontà insomma è quella di iniziare una nuova storia calcistica anche per rinfocolare la passione sportiva che ad Arce in verità non è mai venuta meno. La nuova, splendida, struttura sportiva del “Lino De Santis” in via di completamento, si appresterà (quando tutto il disagio provocato dal Coronavirus sparirà) a vivere nuove e gloriose giornate sportive.

Da Ciociaria Editoriale Oggi / Sport Mauro Casciano