LA SITUAZIONE – Soltanto una poco probabile recrudescenza di Covid 19 potrebbe mandare a monte non la ripresa del periodo di ritiro da parte dei club di A, ormai alle porte, ma la ripartenza del campionato che sarà fissata dal Governo.
Tanto è vero che il presidente della Figc Gabriele Gravina, per non farsi trovare impreparato dagli eventi peggiori, ha anche preparato due piani alternativi nel caso di fallimento di quello più importante e che riguarda la conclusione della stagione agonistica entro il 20 agosto con i verdetti del campo.
Soprattutto per la serie B che prevede, al termine del campionato, i play off per scegliere la terza squadra che dovrà salire in Serie A così come i play out che dovranno decidere la quarta che scenderà in Serie C.
L’ipotesi della Figc che, se si dovesse concludere per sopraggiunta mancanza di tempo il campionato di Serie B con la disputa di non meglio specificati play off e play out, quale sarebbe il format degli stessi? E quali squadre vi prenderebbe parte?
Il fatto che la Figc abbia ricevuto dal Decreto Rilancio più poteri decisionali anche su questo terreno, non significa che possa andare oltre i criteri «di ragionevolezza, di imparzialità, di non discriminazione e di meritocrazia più vicina al risultato del campo relativo a fin quando si è potuto giocare» che l’avvocato Mattia Grassani – nella intervista concessa a Tf – ritiene essere i parametri cui dovrebbero ispirarsi le eventuali decisioni adottate dalla Figc per cambiare format e, comunque, norme previste dalle Noif.
Subito regole certe
Un segnale ben preciso, restando nell’argomento, l’ha lanciato ieri mattina il presidente del Frosinone Calcio, Maurizio Stirpe nel corso della intervista resa a Tmw laddove ha precisato che «qualcuno parla di play off e di play out in forma ridotte, non identiche a quelle tradizionali. E questo è un problema che andrà affrontato. Ma tutto sarà da fissare prima che il campionato riparta, così le regole saranno chiare e tutti sanno cosa succederà al verificarsi di certe ipotesi. I problemi nello sport, come nella vita vanno affrontati sulla base del merito e del rispetto delle regole. Nel Consiglio Federale si sono rispettati al completo questi principi. È stata una riunione positiva».
E il patron del Frosinone ha spiegato anche i motivi, aggiungendo che «le decisioni prese vanno nella direzione che avevamo affermato nelle settimane e nei mesi passati. Il miglior modo per chiudere la stagione è affidarsi al merito sportivo. Si proverà in tutti i modi a chiudere il campionato sul campo nel rispetto delle regole. Si sono evitate soluzioni pasticciate. . .».
Squadra al lavoro
I canarini, intanto, hanno continuato la settimana di lavoro sul campo con allenamenti individuali.
Al mattino hanno lavorato sotto gli occhi del tecnico Alessandro Nesta e del suo staff rimasti a debita distanza dai gruppi di giocatori. Due per la precisione, formati da dieci calciatori che si sono alternati in orari diversi. Il terzo gruppo si è allenato nel primo pomeriggio. Per tutti stessa tipologia di allenamento: esercizi sulla forza e lavoro aerobico per buoni sessanta minuti, con il pallone che ha fatto la sua comparsa per palleggi individuali o al massimo in coppia. Oggi ultimo allenamento settimanale con l’intero week end di riposo. Si riprenderà lunedì prossimo e si andrà avanti con gli allenamenti individuali fino al momento in cui la squadra inizierà il lavoro collettivo. Che dovrebbe avvenire giovedì 28 maggio. Ma vedremo quello che succederà. E soprattutto quando arriveranno negli uffici del club di Viale Olimpia il protocollo con le linee guida da rispettare nel ritiro. Il Frosinone, per dirla con una battuta di Marco Mezzaroma, patron della Salernitana con Lotito, ha avuto dal Consiglio federale la bicicletta per riprendere la corsa? Ebbene, è giunto il momento di pedalare per dimostrare anche che è nelle condizioni di osservare quanto prescritto nel documento approvato dal Comitato tecnico-scientifico del Ministero della Salute.
Da Ciociaria Editoriale Oggi – FRANCO TURRIZIANI