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EVENTI/SPORT – Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara in visita al “Benito Stirpe”: «Frosinone, progetto virtuoso»

FROSINONE – Una visita graditissima a casa Frosinone. Una visita che rafforza l’impegno del Club giallazzurro nei progetti di collaborazione con il Provveditorato agli Studi e gli Istituti Scolastici sui grandi temi toccati nel progetto Frosinone Experience e nell’ultimo anno (Violenza sulle donne, Un calcio alla Droga e la Giornata sull’Autismo) dai singoli progetti ‘Frosinone sale in cattedra’ e ‘Insieme in campo’.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, onorevole Professor Giuseppe Valditara ha visitato la Stadio ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ accompagnato da circa 30 alunni e successivamente si è spostato nella sala conferenze, dove c’era ad attenderlo il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe. Il titolare del Dicastero ha presenziato con particolari attenzione e partecipazione e poi ha chiuso l’interessante dibattito – moderato da Fabio Gervasio – che si è sviluppato subito dopo l’intervento di apertura del massimo dirigente giallazzurro. Tra le autorità presenti il sindaco di Frosinone, dottor Riccardo Mastrangeli e il senatore Massimo Ruspandini e la dottoressa Miriam Diurni, presidente di Unindustria Frosinone.

“Ringrazio il ministro Valditara per la sua presenza – ha esordito Stirpe -. Averlo qui dopo in meno di 2 anni testimonia il senso di attaccamento alla nostra realtà, una cosa che ci fa molto piacere. Lo ringrazio per la giornata di oggi, dà grande lustro al nostro territorio. E mette in evidenza aspetti che vengono poco enfatizzati. Perché la nostra terra ha tanti problemi ma anche tante risorse, tante eccellenze che fa solo fatica a mettere in risalto. Colgo l’occasione per ricordare al Ministro Valditara un aspetto della nostra realtà, abbiamo un Istituto Tecnico Superiore creato nel 2019, il Meccatronico del Lazio Meridionale che raccoglie sia la realtà della provincia di Frosinone che quella di Latina e che in 5 anni può vantare un piccolo record: colloca il 100% di ragazzi che hanno partecipato ai Corsi. Adesso stiamo espandendo sia nella realizzazione di un nuovo laboratorio grazie ai fondi del Pnrr ma anche sotto il profilo delle attività nella branca della Chimica Industriale, con un Corso a partire al prossimo anno scolastico con la presenza di circa 100 ragazzi, garantendo loro un coefficiente di collocazione del 100%. All’epoca fu una scommessa di un ‘gruppo di amici al bar’, oggi ha più di 80 aziende collegate e stiamo per raggiungere il numero di 100 soggetti parte attiva. E’ un piccolo motivo di orgoglio, tra poco approveremo il nuovo Statuto come previsto dalla riforma e pensiamo di avere questa realtà abbastanza consolidata che si avvarrà di tutte le opportunità che sono state previste dalla legge. Grazie anche di tutto questo al Ministro Valditara”.

E’ stata quindi la volta del direttore Marketing e Comunicazione-Rapporti Istituzionali, Salvatore Gualtieri, a spiegare i progetti che rappresentano il fiore all’occhiello nella collaborazione con gli Istituti della provincia: “E’ un onore ricevere il Ministro. Una debita premessa: la nostra Area Marketing e Comunicazione è impegnata quotidianamente a portare avanti la visione e la missione del nostro Presidente, che è quella di andare oltre l’evento sportivo e quindi oltre la partita di calcio. Noi siamo convinti che una Società di calcio moderna debba saper promuovere la propria immagine sul territorio, promuovere i valori positivi dello Sport soprattutto presso i giovani. Per fare questo abbiamo creato e implementato un nuovo modello di marketing chiamato Frosinone Experience. In sostanza incontriamo le scuole in 3 momenti diversi e con loro sviluppiamo una sinergia che ci porta ad interagire periodicamente con i giovani. Partiamo dal format ‘Frosinone Sale in cattedra che ci vede protagonisti alla presenza di un calciatore, una volta al mese. Racconta la sua vita non solo calcistica, parla dei princìpi di lealtà, di amicizia e di correttezza. Di come si gestiscono vittorie e sconfitte, dell’amicizia. Tutti aspetti cardine nella vita quotidiana che ne hanno contraddistinto i tratti della sua carriera e della sua vita. Con noi viene anche un nostro preparatore atletico e un partner di eccezione come la Questura di Frosinone. Il secondo momento di incontro è con i Comuni della provincia, una volta al mese. Ed anche in questo caso incontriamo, oltre al sindaco della città anche le Scuole alla presenza di due nostri calciatori. Infine il terzo e ultimo momento: invitiamo le Scuole allo stadio, a fronte di eventi importanti e questo format si chiama ‘Insieme in campo’ che noi abbiamo sviluppato grazie ad un protocollo di intesa con le Istituzioni. Quest’anno abbiamo fatto tre manifestazioni di grande impatto anche internazionale invitando tutte le scuole della provincia di Frosinone e delle province limitrofe: la ‘Giornata contro la Violenza sulle Donne’, ‘Un Calcio alla Droga’ e un convegno in occasione della ‘Giornata internazionale sull’Autismo’ la più recente, con testimonianze importanti alla presenza del ministro Abodi. In ogni manifestazione abbiamo avuto testimonianze di spessore, con magistrati e parroci anti-droga. La somma di queste attività dà un valore sociale con ricaduta sul territorio. Noi come Frosinone Calcio stiamo facendo un progetto di ricerca con l’Università di Cassino che a fine giugno ci permetterà di quantificare questo valore sociale che porteremo come ricaduto sul territorio. Per questo ci affidiamo alle parole dell’avvocato Marika Gimini, responsabile del progetto Experience, docente universitario di Diritto dello Sport che si sta occupando di questo progetto di ricerca”.

L’avvocato Marika Gimini nel suo intervento spiega l’interessante interazione tra progetti di sviluppo marketing e valore sociale, un aspetto che diventerà obbligatorio nei Club di calcio nella prossima stagione sportiva: “Grazie al presidente Stirpe e al direttore Gualtieri che mi danno la possibilità di portare avanti il progetto e benvenuta al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, dottoressa Sabatini. Il progetto rappresenta un modello virtuoso di sinergia tra quello che è il mondo dello sport e dell’educazione. Offre la possibilità alle diverse entità che collaborano di poter unire le forze per il bene comune. Questa cooperazione interistituzionale ha permesso di realizzare progetti su misura che rispondono alle esigenze specifiche delle Scuole e dei loro studenti. I risultati ottenuti sono stati ampiamente positivi. Di recente abbiamo iniziato a lavorare su un progetto di ricerca sullo Sroi e per questo ringrazio ancora il Frosinone Calcio. Insieme alla professoressa Benedetto Cuozzo e al Club giallazzurro stiamo stilando un importante report sull’Impatto Sociale del ritorno sugli investimenti (Sroi), generato proprio dal progetto Experience. Questi risultati sono fondamentali non solo per valutare l’efficacia delle iniziative intraprese ma anche per pianificare e ottimizzare future azioni, garantendo che nel particolare il progetto avrà i seguenti obiettivi: analisi dell’impatto delle nuove discipline giuridiche in tema di sostenibilità delle Società di calcio professionistico, valutazione dell’impatto sociale della squadra sul territorio, determinazione del contributo della squadra al benessere economico locale. E alla fine comunicheremo questi dati per dare un’esatta contezza dell’impatto sul territorio. Questi risultati sono fondamentali per un progetto che portiamo avanti dal 2017 e che non vuole promuovere solo lo sport e l’attività fisica tra i giovani ma fissare anche i valori morali cardine della vita: il rispetto, la collaborazione e l’integrazione sociale. A breve, entro il prossimo mese di giugno, pubblicheremo i risultati della ricerca”. La dottoressa Flavia Colonna dell’Ufficio scolastico del Provveditorato agli Studi e la coordinatrice che ha curato nei dettagli l’incontro al ‘Benito Stirpe-Psc Arena’, coinvolgendo tutti gli Istituti della Provincia. Il suo intervento ha permesso un excursus sulla risposta del mondo della Scuola e sulla risposta ai progetti: “Abbiamo spiegato per bene i progetti in collaborazione con il Frosinone Calcio, chi ha parlato prima di me lo ha fatto in maniera ampia ed esaustiva. Le tematiche di questi incontri sono molto chiare: riguardavano benessere, valori, regole e fair play. Il progetto nel corso degli anni si è arricchito con temi sempre più attuali che riguardano bullismo, violenza sulle donne e razzismo. Hanno preso parte diversi Istituti di tutta la nostra provincia, un coinvolgimento pressoché totale. Da quest’anno è stato presentato un ulteriore progetto, ‘Insieme in campo’, rivolto alle Scuole secondarie di secondo grado. Da evidenziare la partecipazione massiccia e l’interesse del mondo dell’Educazione verso lo Sport, un binomio sinergico molto intenso e radicato”.

A seguire gli interventi della professoressa Mara Bufalini, Dirigente dell’Istituto ‘Turriziani’ di Frosinone e dell’Istituto Comprensivo II del Capoluogo che ha toccato i temi sviluppati nel progetto ‘Frosinone sale in Cattedra’ e a seguire la professoressa Cristina Boé dell’Istituto Angeloni di Frosinone per il progetto “Insieme in campo”.

Un bel momento l’intervento della dirigente scolastica professoressa Maria Rosaria Villani, accompagna da Francesco Colsanti, da poco insignito Alfiere della Repubblica dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Francesco ha sviluppato una app sul tema dell’accessibilità ai musei per gli ipovedenti: “Francesco è il nostro orgoglio – lo ha presentato la professoressa Villani – abbiamo ragazzi che sono delle belle persone e delle grandi eccellenze”. E la grande curiosità del ministro Valditara ha lasciato la ribalta al giovanissimo Francesco che ha raccontato brevemente la sua esperienza tra l’interesse e gli applausi dell’intera sala conferenze: “Questo progetto è nato nel 2023 nel mio percorso scuola-lavoro e mi ha permesso di realizzare questi brevetti in 3D, grazie alla mia Scuola ‘Alessandro Volta’ di Frosinone, app per dare la possibilità a persone ipovedenti di toccare con mano il patrimonio archeologico di Fregellae”. Il commento del ministro: Bella idea, davvero bravo e complimenti!”.

A seguire il breve e significativo il saluto del sindaco Riccardo Mastrangeli: “Un ringraziamento al Presidente per la sua ospitalità, di recente anche l’incontro alla presenza del ministro Abodi è stato bello ed emozionante. Per me è stato un grande privilegio aver accompagnato il ministro Valditara nel percorso nelle Scuole della nostra città, prima all’‘Angeloni’ e successivamente alla ‘Maiuri’. Un saluto alla Direttrice regionale dottoressa Sabatini, al nostro Provveditore e a tutte le Autorità presenti. Anche questa di adesso è una bellissima esperienza alla quale abbiamo collaborato grazie al coinvolgimento del Frosinone Calcio, una esperienza che abbiamo portato all’interno delle nostre Scuole ed alla quale i ragazzi hanno risposto benissimo”.

Il ministro onorevole professor Giuseppe Valditara ha chiuso il convegno con un intervento ampio e molto particolareggiato. Al centro del tavolo dei relatori, in piedi: “Innanzitutto grazie a tutti voi che rappresentate la parte della Scuola italiana. Per l’entusiasmo, la passione, la straordinaria capacità di innovazione che dimostra quotidianamente. Voglio ringraziare il dottor Maurizio Stirpe per lo splendido progetto che mi piacerebbe venisse replicato in altre realtà. Ringrazio la dottoressa Sabatini che ha permesso l’attuazione di questo progetto e le Scuole che collaborano. Io giro molto le Scuole delle tante città italiane, spesso sento dire che è la prima volta che vedono un ministro. Significa che c’è una rinnovata attenzione al lavoro nelle Scuole da parte nostra. C’è un’attenzione alla crescita e ho notato una straordinaria consonanza rispetto alla politica che io cerco di portare avanti quotidianamente. Ho sentito parlare di importante della valorizzazione del territorio, come state facendo benissimo voi. Ne ho sentito parlare anche nelle altre Scuole che ho visitato oggi. Poi c’è il tema della valenza dello sport, particolarmente educativo, che insegna i valori del rispetto, del sacrificio, dello sport di squadra, del rispetto dell’avversario. Valori che ci arricchiscono quotidianamente. Mi fa piacere che questa giornata arrivi dopo che ho portato in Consiglio dei Ministri una proposta di approvazione per lo stanziamento di 200 milioni di euro per la costruzione di nuove infrastrutture sportive del Piano Nazionale Scuola che non erano ancora stato spesi e che si uniscono ai fondi del Pnnr e ai 50 milioni di euro che abbiamo individuato come Ministero per la costruzione di palestre in modo particolare nelle aree meno dotate di impianti sportivi. Saranno ossigeno per lo sviluppo della pratica sportiva. Poi mi piace sottolineare la valenza dello sport nel recupero della dispersione scolastica. Parliamo del Piano Estate, che destina tante risorse anche per la pratica sportiva, per offrire ai giovani una occasione di realizzazione del talento. Scuola dei talenti significa che ci sono dei giovani in grado di realizzare i loro sogni. Un grande psicologo, nel 1980, al quale mi sono ispirato nella mia politica, aveva individuato anche l’intelligenza sportiva. Ha sottolineato come ci siamo dei talenti da esprimere nel campo sportivo. E poi c’è un altro aspetto, mi ricollego a quanto detto dal dottor Stirpe: il ruolo della Scuola-Impresa, fondamentale. Rappresenta una testimonianza di come l’Impresa sia al servizio della Scuola, intesa come centro moltiplicatore di sviluppo. Sono stato a Caivano a visitare lo Scientifico, vi racconto una testimonianza: il preside e i ragazzi mi avevano parlato di un chiostro bellissimo nel quale loro in orario extra-curriculare si ritrovano per leggere e discutere tra loro. Dissi loro di invitare anche gli adulti nel momento di lettura di testi classici, la Scuola può essere uno strumento particolare di crescita per tutti, fate un passaparola. Io incontro anche tantissimi giovani meravigliosi, con i quali c’è un bellissimo rapporto, vedo voglia di crescere anche se non nego l’esistenza di problematiche. Vedo in loro tantissima voglia di costruire qualcosa insieme, capiscono che la scuola è un lugo dove poter realizzare i propri sogni. Questa è la Scuola dei valori. In una Scuola oggi ho visto una piastrella realizzata da un ragazzo autistico, una cosa bellissima. Ogni giovane ha un talento. A me piacciono i valori del rispetto, della responsabilità individuale: chi sbaglia e chi rompe, paga. Non possono esserci solo diritti. Se i miei diritti confliggono con quelli del vicino, vuol dire che io ho preso la libertà degli altri. Quindi rispetto delle regole, rispetto dei docenti, dei Dirigenti. Sono stato in alcune Scuole nelle quali dei ragazzi che avevano avuto dei problemi, si erano trasformati. Quei ragazzi troveranno lavoro nel 100% dei casi, come diceva prima il dottor Stirpe. Perché quelle Scuole li aveva trasformati in meglio, quei ragazzi non sarebbero mai più stati bulli. I due piatti della bilancia: la Scuola che sa valorizzare e la Scuola che porta al rispetto delle regole. Voglio ringraziare per questo progetto sviluppato dal Frosinone Calcio e grazie a quel giovane Alfiere della Repubblica per il suo contributo e il messaggio che ha saputo lanciare con il suo gesto, la sua opera di ingegno. Peraltro ho fortemente voluto lo stanziamento di 25 ml di euro per migliorare proprio la didattica degli ipovedenti, l’intelligenza artificiale deve essere sempre governata ma può rappresentare una grande opportunità per la nostra società. Anche questo è un momento di inclusione forte”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

CALCIO – Dal “Benito Stirpe – PSC Arena” un solo grido: NO AL RAZZISMO

FROSINONE – Novantamila ragazzi coinvolti in un progetto di inclusione, il calcio italiano come modello unico. Più semplicemente le cose belle dello sport a tutto tondo. Nei giorni scorsi il Frosinone Calcio è stato bellissimo ‘epicentro’ della 13.a tappa della Junior TIM Cup-Keep Racism Out, il torneo giovanile di calcio a 7 promosso da Lega Serie A, TIM e Centro Sportivo Italiano, che quest’anno festeggia l’undicesima edizione.

I rappresentanti del Club giallazzurro hanno accolto presso lo Stadio ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ i ragazzi della Parrocchia SS. Cuore di Gesù di Frosinone (solo un piccolo contrattempo non ha permesso di esserci ai ragazzi della Parrocchia Sacro Cuore di Ferentino) e le ragazze della Under 15 femminile del Frosinone Calcio che hanno potuto trascorrere una giornata indimenticabile a fianco di un grande protagonista della Serie A TIM, il difensore giallazzurro Caleb Okoli.

L’incontro è stato moderato dall’eccellente Felice Alborghetti del Csi, alla presenza della dinamica e coinvolgente Giulia Panebianco della Lega di Serie A e dell’attentissimo presidente del Comitato provinciale del Csi, Biagio Nicola Saccoccio, un vulcano di idee da schierare sul campo delle iniziative.

Okoli si mostrato subito molto coinvolto. L’incontro “Keep Racism Out”, va ricordato, la campagna volta a sensibilizzare i giovani e non solo sul fenomeno del razzismo e di ogni forma di discriminazione, ha permesso ai calciatore del Frosinone di raccontare ai ragazzi presenti la propria esperienza calcistica, sottolineando l’importanza del rispetto e della collaborazione nello sport come nella vita. “Sono molto contento di essere qui oggi e di partecipare a questo progetto – sono state le prime parole di Okoli che al termine si è letteralmente ‘immerso’ nella corsa ai selfie e autografi per tutti i ragazzi presenti -, penso che il rispetto sia valore fondamentale nella vita cosi come nello sport. Il calcio è uno sport di squadra e deve unire, vista la nostra posizione dobbiamo essere i primi a mandare un messaggio di coesione sociale. Nel mio percorso da calciatore mi sono confrontato con diverse nazionalità e culture, credo sia necessario rispettare tutti”.

“Benvenuti e grazie in primo luogo al Frosinone Calcio – sono state le prime parole di Felice Alborghetti – che ci sta ospitando già da domenica con le gare della Junior Tim Cup, la Champions degli Oratori come mi piace chiamarlo. Il vostro traguardo più grande”.

E mentre sugli schermi della sala conferenze del ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ scorrono le immagini delle edizioni precedenti dei campioni della serie A con i campioncini del futuro, silenzio, attenzione e tanti bei sogni tra i ragazzi presenti.

E’ intervenuta quindi Giulia Panebianco, Corporate Social Responsability della Lega Serie A: “Volevo ringraziare per la vostra presenza massiccia. Spero vi siate divertiti a giocare il torneo e che questa esperienza possa esservi utile nel futuro. Ringraziamo i padroni di casa del Frosinone Calcio che ci ha permesso di conoscere lo Stadio nei minimi particolari e di condividere questa esperienza al fianco di un campione. E ringraziamo chiaramente la Tim e il Csi per il grande sostegno da 11 anni. Da tre anni abbiamo deciso di affiancare la Junior Tim Cup alla campagna Keep Racism Out che per noi assume una grande importanza. Voi giovani di oggi sarete anche i tifosi del domani. Ci auguriamo che siate nel futuro portatori sani di questo messaggio di unione e fratellanza in tutte le situazioni delle vostre vite: a casa, a scuole, quando siete in giro o allo stadio. Se vedete qualcosa che non vi convince, dovete intervenire. Avete il diritto-dovere di farlo. Abbiamo una certezza: quando un ragazzo più giovane interviene su cose dette da un adulto, l’adulto stesso è attento ai giudizi del ragazzo. Mi auguro che possiate fare vostro questo messaggio e che continuerete a divertirvi giocando al calcio sempre in allegria”.

Il presidente provinciale del Csi, Biagio Nicola Saccoccio, conclude il giro degli interventi: “Mi associo ai ringraziamenti per il Frosinone Calcio. Noi abbiamo vissuto già domenica una bellissima esperienza assistendo alla partita Frosinone-Bologna. Vi ho ammirato per la vostra compostezza. E mi associo alle parole della dottoressa Panebianco sulle buone pratiche da seguire. La mia generazione ha molto da imparare dalla vostra generazione, ci può fare da maestri per tanti aspetti sociali. L’altro giorno ho sentito uno dei responsabili di una squadra che mi ha parlato di aggregazione, nel gruppo hanno ragazzi di varie etnie. E questo non può che farci piacere. Vi posso augurare di crescere bene nello sport e dentro questa ‘mission’. Noi saremo attenti al vostro fianco”.

Ha ripreso quindi le parole Felice Alborghetti del Csi che ha ‘introdotto’ il piatto forte dell’incontro: “Anche quest’anno la partita della discriminazione si gioca dentro gli stadi, dentro gli impianti. Servono i fatti e non solo le parole. E ce le racconterà bene il campione che conosceremo bene. E’ bella la vostra presenza, è bella la presenza della squadra femminile del Frosinone che rappresenta la ulteriore crescita del movimento. E qui accanto a noi abbiamo Caleb Okoli, un leone che sta per ruggire insieme a voi”.

E’ il momento delle domande per il centrale difensivo della squadra di Di Francesco.

Caleb, nel tuo percorso avrai sicuramente vissuto con ragazzi di altre religioni ed etnie. Quanto è importante il rispetto dell’altro ed il “fare squadra”?

“Ovviamente sono molto contento di essere qui. Ei parlare di questo argomento. Conoscere le diverse culture dei ragazzi che fanno parte di un gruppo è molto importante anche perché ci permette di approfondire meglio le particolarità di ognuno”.

Secondo te c’è bisogno di educare i ragazzi e le ragazze all’inclusione e alla tolleranza? Il calcio può essere uno strumento efficace per farlo?

“Assolutamente sì perché, a parte il fatto che permette di stare insieme ad un gruppo molto ampio di persone, il calcio è un forte momento di aggregazione a livello più ampio. Come d’altronde tutto il mondo dello sport in generale”.

Per Caleb anche domande da parte dei giovani atleti.

Francesco, centrocampista: Come hai iniziato a giocare a calcio e chi era il tuo idolo da ragazzo?  

“Ho iniziato insieme a mio fratello che ha un anno in più. Semplicemente perché il calcio era lo sport che andava per la maggiore. Ho avuto tantissimi idoli, uno che mi ha sempre ispirato era Sergio Ramos. E poi diversi altri”.

Cosa hai provato al tuo esordio con la maglia del Frosinone?

Ancora Felice Alborghetti ad ‘intervistare’ Okoli.

Il calcio, come abbiamo sentito nel video iniziale, è felicità, amicizia e molto di più. Cosa è per te il calcio?

“Il calcio mi ha fatto innamorare a prima vista. Da un piacere sono riuscito a farlo diventare un lavoro anche se per me resta una grandissima passione. Ci tengo a sottolinearvi che quello che non deve mancare è la felicità e la voglia di fare quello che fate. E vi auguro di diventare campioni del calcio”.

E’ la volta di Claudia, difensore della squadra Under 15 giallazzurra: Domenica scora che tipo di emozioni hai provato al 95’ sull’occasione del Bologna?

“Non è stato tanto un errore del Bologna quanto una superparata di Turati. E’ stata una grandissima emozione, abbiamo tremato un po’ tutti. Siamo contenti di aver portato dalla nostra un pareggio contro una grandissima squadra”.

La domanda di Mattia, ala destra.

Cosa hai provato all’esordio con la maglietta del Frosinone?

“Tantissima emozione, non vedevo l’ora di farlo. Ho fatto una panchina a Udine e l’esordio è stato in casa, incredibile l’incitamento della curva”.

Il gran finale se lo riserva Felice Alborghetti che he dettato magistralmente i tempi della conferenza-incontro.

Concludiamo con un messaggio/consiglio, Caleb: che ti senti di dire a questi ragazzi che giocano in oratorio e che sognano di diventare un calciatore come te.

“Vi auguro il meglio e vi dico di non porvi mai limiti nei vostri sogni”.

I giovani atleti hanno quindi donato ad Okoli la maglia “1 di Noi”, simbolo della competizione JTC- KRO. Fratellanza, cooperazione ed integrazione sono infatti i valori di cui lo sport in generale e la Junior TIM Cup-Keep Racism Out in particolare vogliono farsi portavoce, guidando le giovani generazioni in un percorso che metta accoglienza e fairplay sempre al primo posto.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

SPORT & EVENTI – Il Frosinone Calcio alla festa della Polizia di Stato al Parco Matusa

FROSINONE – Lo Stadio della Storia giallazzurra, i gradoni della Tribuna che raccontano nel loro maestoso e meritato silenzio decenni di calcio, le vittorie, le gioie e i dolori ma soprattutto i trionfi del Frosinone, l’ingresso nell’Olimpo del calcio italiano. Oggi il Parco Matusa è lo scenario della 172.a Festa della Polizia di Stato, con il Club tra gli invitati speciali alla manifestazione. Presenti il presidente Maurizio Stirpe, dirigenti e collaboratori, il tecnico Eusebio Di Francesco e il capitano Luca Mazzitelli. A fare gli onori di casa il questore di Frosinone, dottor Domenico Condello. Schierato davanti a lui il picchetto d’onore ha accolto l’arrivo del Prefetto di Frosinone, Sua Eccellenza dottor Ernesto Liguori. In tribuna le massime autorità civili e religiose della provincia e il sindaco del Capoluogo, Riccardo Mastrangeli. Dopo la lettura del messaggio di felicitazioni da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il dottor Condello nel suo discorso ha ringraziato il presidente Stirpe (“grazie alla sua sensibilità, lo saluto affettuosamente…”) e il Frosinone Calcio. A presentare l’evento Claudia Conte, giornalista e conduttrice televisiva, alla sua seconda presenza consecutiva alla Festa e la dottoressa Chiara Perna della Polizia di Stato.

Il Questore ha voluto ricordare – sottolineandolo nella sua ampia e dettagliata relazione che ha toccato i temi della forte e radicata presenza di legalità e sicurezza sul territorio – il rapporto di collaborazione con la Società giallazzurra, la fattiva e solida presenza della Polizia di Stato nel Progetto Experience, nel ‘Frosinone Sale in Cattedra’ ed ‘Experience Solidale.

Sono saliti poi sul palco tra gli applausi il tecnico Di Francesco e il capitano Mazzitelli, accompagnati dal Questore. Accolti da un tifo da stadio dai tanti ragazzi delle Scuole invitati. E da loro – poi omaggiati da due bellissimi bambini in divisa da poliziotti – un bel contributo alla festa della Polizia. “Sono onorato di essere qui, ringrazio tutti i presenti. È un momento molto bello, presenziare alla Festa della Polizia – le parole del tecnico giallazzurro -. E faccio i miei complimenti al dottor Condello per la eccellente comunicazione del lavoro svolto dalla Polizia di Stato. Io dico sempre ai miei ragazzi che l’ordine regola, il disordine ‘disregola’. Le regole sono importanti nella vita di ogni giorno esattamente come lo sono nel nostro gruppo di lavoro, nello sport. Perché insegna ai ragazzi la disciplina, il comportamento, il rispetto reciproco, condividere emozioni, sorrisi, gioie e dolori. Prima riflettevo su un aspetto, l’importanza che abbiamo nell’ambito sociale. Nel disagio, nelle difficoltà generali, noi siamo quelli che riescono a dare anche un sorriso. Per quello che mi auguro da allenatore del Frosinone di poter dare un grande sorriso alla gente, a quelli che ne hanno bisogno, ad un popolo che ci segue sempre con effetto”.

“Sicuramente lo sport, fin da bambino – ha detto Mazzitelli – mi ha aiutato a crescere, mi ha insegnato quelle regole che poi ti accompagnano nel percorso della vita: le regole, l’impegno, i sacrifici ed anche la fatica necessaria a raggiungere i traguardi, la costanza. Tutte queste cose lo Sport le insegna, è la migliore scuola della vita”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

CALCIO – Serie A: Un punto d’oro per muovere la classifica, Frosinone – Bologna 0-0. Il tabellino

FROSINONE – Si chiude 0-0 Frosinone-Bologna, con Turati miracoloso a tempo scaduto su Ndoye e poi tiro alto dello stesso attaccante rossoblu. Nel primo tempo il Frosinone può recriminare sicuramente per i due grandi interventi di Skorupski entrambi sull’intraprendente Cheddira. Ripresa più equilibrata ma la squadra di Di Francesco applica alla perfezione i dettami tattici e imbriglia il Bologna che solo a 5” dal 94’ ha l’unico sussulto del match.

FROSINONE (3-5-2): Turati; Okoli, Romagnoli, Bonifazi; Zortea, Barrenechea, Mazzitelli (40’ st Garritano), Reinier (20’ st Brescianini), Valeri (20’ st Lirola); Soule (40’ st Cuni), Cheddira (31’ st Seck).

A disposizione: Frattali, Cerofolini, Marchizza, Baez, Kaio Jorge, Kvernadze, Ibrahimovic, Ghedjemis, Lusuardi.

Allenatore: Di Francesco.

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Lucumi, Calafiori, Kristiansen (31’ st Kristiansen); Freuler, Aebischer (24’ st Fabbian); Orsolini (31’ st Ndoye), Ferguson, Saelemaekers (1’ st Urbanski); Zirkzee (36’ st Castro).

A disposizione: Bagnolini, Ravaglia, Ilic, Moro, Karlsson, Ndoye, Corazza, El Azzouzi, De Silvestri.

Allenatore: Thiago Motta.

Arbitro: signor Daniele Orsato di Schio (Vicenza); assistenti Ciro Carbone di Napoli e Alessandro Giallatini di Roma2; Quarto Uomo Collu di Cagliari; Var Paolo Valeri di Roma2, Avar Francesco Meraviglia di Pistoia.

Note: spettatori totali: 14.986; abbonati: 10.684; Spettatori paganti: 4.302 (di cui 1.004 ospiti); Totale incasso compreso rateo abbonamenti: euiro 333.902,57; angoli: 4-2 per il Frosinone: ammoniti: 11’ pt Saelemaekers (B), 43’ pt Romagnoli (F), 26’ st Kristiansen (B), 44’ st Lykogiannis (B); recuperi: 1’ pt; 4’ st.

Fonte Frosinone Calcio

EVENTI – “Frosinone sale in cattedra”: Il tributo a Gigi Riva e la… lectio magistralis di Marco Brescianini

VEROLI – Il Frosinone Calcio continua il percorso stagionale con il progetto ‘Frosinone sale in cattedra’. Questa mattina a Veroli il direttore dell’Area Marketing & Comunicazione-Rapporti Istituzionali, Salvatore Gualtieri, con alcuni collaboratori e il calciatore Marco Brescianini hanno fatto visita all’Istituto Comprensivo Veroli II. Presente l’avvocato Marika Gimini dell’Università San Raffaele di Roma, in qualità di responsabile del Progetto che il Club giallazzurro porta avanti da 7 anni. “Uno dei tasselli del Progetto ‘Frosinone Experience – sono state le prime parole dell’avvocato Gimini – è nato da un’idea del direttore Gualtieri”.

Ma prima dello ‘start’ alla bella mattinata, tutti i presenti hanno voluto tributare un lungo e commosso applauso alla memoria di quell’immenso fuoriclasse che è stato ‘Rombo di Tuono’ Gigi Riva, il calciatore-simbolo di una Italia che rimarrà scolpita ovunque si parlerà di calcio nel mondo.

Ha preso quindi la parola il direttore Gualtieri: ““Quelle del Frosinone Experience sono iniziative fondamentali che ormai portiamo avanti da diversi anni, perché danno un valore importante a tutto il territorio anche a livello sociale. Il Frosinone è molto impegnato in questo campo, stiamo cercando di quantificare quale è il nostro impatto sociale, economico ed ambientale attraverso il coinvolgimento degli stakeholder, gli investimenti nei programmi di sviluppo giovanile, i programmi educativi e di formazione e le iniziative di sostenibilità ambientale. Proprio in relazione a ciò vi invito a partecipare ad un evento che si terrà il 4 aprile presso lo Stadio “Benito Stirpe” sul tema dell’autismo”.

L’avvocato Gimini ha proseguito nel suo intervento ha spiegato i princìpi attorno ai quali si snoda l’attività del Frosinone nelle Scuole: “Tutto quello che vedete da parte di un lavoro di squadra e per questo voglio ricordare in primis il Provveditorato agli Studi nella persona del dirigente Azzurra Mottolese e della professoressa Flavia Colonna che hanno da subito appoggiato il progetto del Frosinone e consentito alle Scuole di aderire al progetto ‘Frosinone sale in Cattedra’. Un ringraziamento speciale va alla Questura, sempre presente e pronta ad appoggiare i percorsi di legalità; all’Università di Cassino che ci sostiene dal 2017 in tutti i percorsi scientifici e ovviamente voi dell’Istituto Comprensivo di Veroli nella persona della dirigente Scolastica dottoressa Angela Avarello e del professor Antonio Rossini. Lo sport nelle Scuole – ha proseguito – riveste un ruolo cruciale nello sviluppo fisico, mentale e sociale degli studenti. Attraverso attività sportive, i giovani imparano il valore del lavoro di squadra, della disciplina e dell’impegno, oltre a beneficiare di miglioramenti nella salute e nel benessere. Lo sport insegna lezioni preziose che vanno oltre l’attività fisica: imparare a gestire sia la vittoria che la sconfitta, sviluppare il rispetto per gli altri e per le regole e migliorare la concentrazione e la determinazione. Questi importanti valori oggi li affronteremo direttamente con chi lo sport lo pratica tutti i giorni e ne ha fatto una professione. E quindi per questo oggi qui con noi c’è Marco Brescianini”.

Il centrocampista giallazzurro parla alla platea di studenti e insegnanti con la stessa padronanza con la quale è diventato un punto fermo dello scacchiere di mister Di Francesco: “Ho cominciato a giocare al calcio ad 8 anni, sono cresciuto nelle giovanili del Milan e fin da piccolo il mio sogno è stato quello di voler fare il calciatore. Fin da subito ho capito che per fare ciò erano necessari tanti sacrifici e che ci sarebbero stati momenti di difficoltà, come lo stare lontano da casa, dalla famiglia e dagli amici”.

E’ stata mostrata sullo schermo una foto con Zlatan Ibrahimovic, quando Marco era molto piccolo: “Ricordo benissimo che al momento della foto ero molto emozionato, fare una foto con un grande campione come Zlatan, professionista che mi ha spronato ancora di più a dedicarmi al lavoro per cercare di arrivare più in alto possibile. A Frosinone? Mi sono integrato benissimo, sono stato ben accolto da tutti”.

Brescianini ha poi risposto alle domande degli studenti: “La rivalità tra noi compagni di squadra? Io la chiamo concorrenza. Anche io vorrei giocare sempre ma bisogna rendersi conto che a volte si rende di meno rispetto ad un compagno. E allora l’importante è saper accettare le decisioni del tecnico, continuare ad allenarsi e pensare che l’obiettivo di squadra è di tutti. Le partite si vincono tutti insieme. Il consiglio da parte un allenatore? Ne ho ricevuti tanti di consiglio. Io personalmente mi riconosco grande riservatezza e serietà, non ho mai creato problemi all’interno della squadra. Gli allenatori mi hanno sempre detto di non mollare, soprattutto negli anni da bambino nei quali non riuscivo ad emergere anche a causa del mio fisico un po’ piccolino. Cosa serve per essere un calciatore di successo? Tante componenti: serve dedizione al lavoro, amore del lavoro, essere felici ed orgogliosi. Il rispetto delle regole è la cosa fondamentale. Cosa ricordo di curiosità legata al calcio? In questi 15 anni di carriera il ricordo più divertente… credo che debba ancora arrivare. La vita personale e la carriera di calciatore? Bella domanda… Cerco di mantenere un equilibrio anche se non è facile perché ti trovi giudicato e non sempre nella maniera che tu ti aspetti. Servirebbe più rispetto perché dalla nostra parte ci sono ragazzi che ce la mettono tutta, sempre. Il mio ruolo? Centrocampista e precisamente mezz’ala, penso di avere le caratteristiche giuste per svolgere questo ruolo. Il rendimento che sto avendo? Non me lo aspettavo, arrivo dalla serie B e confrontarmi in serie A forse qualcosa di inarrivabile ma pian piano ho acquistato fiducia e penso che posso starci, la mia speranza è di diventare un calciatore importante. Il calcio e il Var? E’ stato un discorso molto discusso: la tecnologia può aiutare, credo che il calcio non possa farne a meno. Come coinvolgi i tuoi tifosi e la comunità nel tuo percorso calcistico? Al giorno d’oggi i tifosi si coinvolgono soprattutto tramite i risultati, la cosa più importante è creare un legame importante con chi ti segue. Il tuo sogno nel calcio? Di vincere la Champions League, sarebbe un sogno bellissimo. Sarà molto difficile ma noi ci proviamo a portare il Frosinone più in alto possibile. Quali esempi dovreste dare voi calciatori? Una domanda che fa riflettere. Siamo dei ragazzi di 20 anni che abbiamo delle responsabilità. Noi per primi dobbiamo portare l’esempio e portare in alto i valori dello sport a cominciare dal rispetto. La parola d’ordine per poter avere successo. Vorrei ringraziarvi tutti, è stata la prima volta per me davanti ad una platea del genere – chiude Brescianini dopo aver incassato un… voto altissimo dalla dottoressa Angela Avarello – e ringraziarvi dell’attenzione che avete avuto nei miei confronti. Mi raccomando: ascoltare i vostri insegnanti, saranno fondamentali nella vostra vita. Spero di tornare a festeggiare con voi, magari la Champions League”.

Fonte Ufficio Stampa Frosinone Calcio