Categoria: Calcio

Lutto nel mondo del calcio: Si è spento Sinisa Mihajlovic dopo una lunga malattia

La sua forza e la sua umanità sono state un esempio che ha tracciato un solco indelebile nel calcio italiano e mondiale.

La Lega Serie A è profondamente addolorata per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic, che ci ha lasciati oggi all`età di 53 anni.

La carriera di Sinisa in Italia iniziò nel 1992 con la maglia della Roma. Nel luglio del 1994 fu acquistato dalla Sampdoria, con i blucerchiati collezionò 110 presenze e 12 gol affermandosi come uno specialista dei gol su calcio di punizione. Nel 1998 passò a titolo definitivo alla Lazio, con la quale vinse uno Scudetto (2000), due Supercoppe Italiane (1998 e 2000), una Supercoppa UEFA (1999), una Coppa delle Coppe (1999) e due Coppe Italia (2000 e 2004). Dal 2004 al 2006 vestì la maglia dell`Inter, con i nerazzurri conquistò due Coppe Italia (2005 e 2006) e uno Scudetto (2006).

Chiusa la carriera da calciatore, Mihajlovic iniziò la sua avventura in panchina come allenatore in seconda all`Inter insieme a Roberto Mancini, mettendo in bacheca due Scudetti (2007 e 2008) e una Supercoppa Italiana (2006), per poi lasciare l`incarico poco dopo l`arrivo di José Mourinho. Nel 2008 accettò l`offerta del Bologna, poi a seguire le panchine di Catania, Fiorentina, Nazionale serba e Sampdoria. Nella stagione 2015/2016 divenne il nuovo allenatore del Milan, sotto la sua guida sbocciò la giovane promessa Donnarumma e il Club rossonero giunse in Finale di Coppa Italia. A seguire è stato mister del Torino ed è infine tornato dopo 10 anni a Bologna.Calciatore dotato di una classe purissima e allenatore di grande carisma, la sua forza e la sua umanità sono state un esempio che ha tracciato un solco indelebile nel calcio italiano e mondiale.

Il Presidente Lorenzo Casini, l’Amministratore Delegato Luigi De Siervo e l`intera Lega Serie A si stringono intorno alla famiglia di Mihajlovic ed esprimono le più sentite condoglianze per la scomparsa di Sinisa.

Fonte Lega Serie A

SPORT/MONDIALI 2022 – In Qatar vanno in scena i Mondiali dei recuperi extra-large: battuta anche Italia ’90

Nelle prime quattro partite è stata concessa oltre un’ora di extra time. Non un caso, ma una precisa indicazione di Collina. E i più ferrati con le memoria richiamano la semifinale Italia-Argentina al San Paolo arbitrata dal francese Vautrot.

ROMA – Oltre un’ora di recupero in appena quattro partite, le prime dell’inedito Mondiale in Qatar. Numeri da record per una scelta che sta facendo discutere, come per ogni sfumatura, o quasi, che ha riguardato questo avvio di torneo. Esattamente sono stati 61 in tutto, tra Qatar-Ecuador (5′ alla fine del primo tempo, altrettanti per il secondo), gli incredibili 14′ più 13′ per Inghilterra-Iran, 2′ e 9′ per i due tempi di Senegal-Olanda e i quasi ‘normali’ 4′ più 9′ per Stati Uniti-Galles. Senza dimenticare i 21′ totali di Argentina-Arabia Saudita, ovvero 7′ al termine dei primi 45 minuti e i 14 alla fine della ripresa.

IL PERCHÉ DEI MAXI RECUPERI AI MONDIALI IN QATAR

Ma non sarebbe una casualità. Dietro, infatti, ci sarebbe una precisa indicazione da parte della Fifa, nello specifico del capo degli arbitri Pierluigi Collina: “Se vogliamo più tempo attivo – sono state le parole dell’ex fischietto, alla vigilia del Mondiale, a Espn – dobbiamo essere pronti a rivedere il tempo aggiuntivo concesso. Pensa a una partita con tre gol segnati: una celebrazione normalmente dura un minuto, un minuto e mezzo, quindi con tre gol segnati, perdi cinque o sei minuti“.

IL PRECEDENTE A ITALIA ’90

Quindi, nel mirino, perdite di tempo e più tempo attivo di conseguenza. Scorrendo le immagini del passato, trovare dei precedenti a quanto sta succedendo in Qatar risulta complicato ma semplice al tempo stesso. Perché stando alle cronache sportive, quello più famoso risulta essere il precedente legato proprio all’Italia. Quando Michel Vautrot accordò un recupero di ben otto minuti alla fine del primo tempo supplementare di Italia-Argentina, semifinale di Italia ’90, allo stadio San Paolo di Napoli, nei giorni successivi si parlò soprattutto dell’uscita a vuoto di Walter Zenga sul gol di Caniggia e dell’eliminazione dell’Italia padrona di casa.

La scelta ai tempi curiosa dell’arbitro francese di concedere un recupero così lungo, fu anzi vista come un’occasione mancata da parte dell’Italia per replicare al gol di Caniggia che aveva pareggiato quello di Schillaci. Considerato uno dei migliori arbitri del mondo, sembra si fosse dimenticato di far partire il cronometro.

Se i numeri delle Nazionali sono quelli che fanno più discutere, precedenti, con le dovute proporzioni, ne risultano a livello di club. Forse non con quei numeri, quindi, ma sicuramente con intensità anche maggiori. Giusto a fine ottobre, quindi neanche un mese fa, in terza divisione inglese Charlton e Ipswich hanno deciso la loro partita proprio nei secondi finali e in pieno recupero. Sul 2-2 al 90′, gli ospiti si erano riportati avanti di due reti in pieno recupero, che sarebbe dovuto durare sei minuti. Proprio al 96′ la terza rete dei padroni di casa aveva riaperto la partita, chiusa sul 4-4 pochissimi istanti dopo.

QUEL TORINO-LAZIO DA ZONA CESARINI

Abbastanza simile, invece, nella Serie A italiana la partita tra Torino e Lazio dell’1° novembre 2020. Al 90′, infatti, i granati erano avanti 3-2, prima del pari di Immobile al 95′. Ben tre minuti dopo, al 98′, Caicedo aveva regalato un insperato successo ai biancocelesti.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

AMBIENTE/SPORT – Anche la serie A ridurrà il consumo energetico: luci accese massimo 4 ore negli stadi

Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini: “Dobbiamo essere un esempio virtuoso in un momento difficile”

ROMA – Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, ha comunicato oggi in Assemblea l’attuazione di una serie di iniziative, elaborate dalla Lega nelle scorse settimane, dirette a dare un contributo nella complicata situazione di emergenza energetica. In occasione di tutte le partite di Campionato, si legge nel comunicato, già a partire dalla quinta giornata, saranno ridotti i tempi di accensione delle luci degli stadi, con un tetto massimo di quattro ore di utilizzo delle stesse. Inoltre, nelle gare con inizio tra le ore 12.30 e le ore 18, è stato ridotto da 90 minuti a 60 minuti prima della partita il momento di piena accensione necessario per calibrare gli strumenti a supporto della direzione di gara (VAR e GLT). In tal modo, si avrà una riduzione dei tempi di illuminazione di circa il 25%. In aggiunta, gli uffici della Lega, insieme con Andrea Cardinaletti, neo-consulente della Serie A per le infrastrutture, si occuperanno di individuare tutte le migliori soluzioni per un efficientamento energetico degli stadi (come il passaggio ai led per tutti gli impianti o l’installazione di pannelli fotovoltaici), nonché per realizzare, in vista dell’inverno, l’ottimizzazione dei consumi di riscaldamento dei terreni di gioco.

“Si tratta di un primo passo, per ora. Dobbiamo essere un esempio virtuoso in un momento difficile di crisi energetica- ha dichiarato il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini – Le luci negli stadi oggi sono fondamentali, oltre alle ragioni di sicurezza e ordine pubblico, anche per assicurare il corretto funzionamento del VAR e della Goal Line Technology, ma abbiamo ritenuto doveroso ridurre al massimo possibile l’illuminazione degli impianti, prima e dopo gli incontri, per abbattere in modo significativo i consumi. Inoltre, la Lega è al lavoro per realizzare quanto prima progetti di efficientamento energetico degli stadi: in Italia gli impianti possono davvero diventare non solo strumenti di riqualificazione urbana, ma anche modelli di sostenibilità ambientale e auto-produzione di energia”.

L’Assemblea della Lega Serie A oggi ha anche approvato il bilancio preventivo per la stagione 2022/2023. Tra le novità, l’apertura di una sede di rappresentanza a Roma questo autunno. “Ringrazio il Presidente Vito Cozzoli e tutta Sport e Salute per la preziosa collaborazione e per averci fornito un ufficio di rappresentanza all’interno del complesso del Foro Italico di Roma. La struttura sarà ovviamente a disposizione non solo della Lega Serie A, ma anche per le esigenze di tutte le Associate”, ha commentato il presidente Lorenzo Casini.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

CALCIO – La Serie A parte in anticipo: a Ferragosto scatta la caccia al Milan

Il Mondiale in Qatar rivoluziona il calendario della prossima stagione. I campioni d’Italia iniziano a San Siro con l’Udinese, l’Inter va a Lecce e la Juventus ospita il Sassuolo. Si chiude il 4 giugno

ROMA – Parte il fine settimana del 13-14 agosto la rincorsa al Milan campione d’ItaliaMai la Serie A era iniziata così presto, negli ultimi anni uno dei tornei ad avvicinarsi a una data così anticipata era stato quello del 2018, iniziato il fine settimana del 19 agosto. Il calendario è rivoluzionato anche a causa del Mondiale in Qatar, un’altra novità in senso assoluto visto che per la prima volta il torneo iridato si disputerà in inverno: il campionato di Serie A, infatti, si fermerà il 13 novembre, quando è in programma la giornata numero 15, per riprendere il 4 gennaio 2023 con il sedicesimo turno.

Per quanto riguarda la data più importante, quella dell’ultima giornata di campionato, anche qui siamo di fronte ad una (quasi) novità. La Serie A 2022/23 si concluderà infatti il 4 giugno e non si chiudeva così ‘tardi’ dal campionato 2000/01, anche allora per ‘colpa’ di un grande evento come i Giochi Olimpici di Sydney 2000, che si disputarono dal 15 settembre all’1 ottobre 2000. Per evitare una concomitanza, infatti, la Serie A iniziò il 30 settembre e si concluse il 17 giugno del 2001 con lo scudetto vinto dalla Roma proprio all’ultima giornata.

Diversi i criteri stabiliti per la compilazione del calendario. Ad esempio, è prevista alternanza assoluta degli incontri in casa ed in trasferta per determinate coppie di società, Empoli-Fiorentina, Inter-Milan, Juve-Torino, Lazio-Roma e Napoli-Salernitana. Oppure non sono stati programmati scontri tra Milan, Inter, Napoli, Juventus, Lazio, Roma e Fiorentina nei turni infrasettimanali. Stesso discorso per i derby, esclusi anche alla prima giornata.

UN CAMPIONATO SEMPRE PIÙ SPEZZATINO

In un campionato sempre più condizionato dalle scelte televisive, spiccano gli otto orari diversi stabiliti per le sfide in calendario. Si parte con tre anticipi al sabato, in altrettanti orari diversi, ore 15, 18 e 20.45; si prosegue la domenica, con un anticipo alle 12.30, tre gare alle 15, un posticipo alle 18 e uno alle 20.45. Infine, il lunedì alle 20.45 l’ultimo posticipo. Altro passaggio importante riguarda la prosecuzione o il recupero di gare interrotte o rinviate: i recuperi saranno programmati nei 15 giorni successivi alla data della partita o, se non fosse possibile, alla prima data utile successiva.

LA PRIMA GIORNATA DI CAMPIONATO

Andando a leggere il primo turno di campionato, il Milan campione aprirà la sua stagione in casa con l’Udinese, mentre spiccano Verona-Napoli, l’esordio in casa della Fiorentina con la Cremonese tornata in A dopo tanto tempo e l’impegno in casa con il Torino per il Monza di Silvio Berlusconi.

Ecco il programma della prima giornata:

Fiorentina-Cremonese

Verona-Napoli

Juventus-Sassuolo

Lazio-Bologna

Lecce-Inter

Milan-Udinese

Monza-Torino

Salernitana-Roma

Sampdoria-Atalanta

Spezia-Empoli

I DERBY DELLA SERIE A 2022-23

Per quanto riguarda i derby, quello della Madonnina è in programma alla quinta giornata, con Milan-Inter, e alla 21esima, Inter-Milan. La stracittadina della Capitale vedrà il suo primo atto il 6 novembre, giornata numero 13, con Roma-Lazio, il ritorno alla 27esima giornata, 19 marzo, con i biancocelesti padroni di casa. Torino-Juventus andrà in scena alla giornata 10, mentre il ritorno sarà al 24° turno. A proposito di Berlusconi: il Monza sfiderà il ‘suo’ Milan alla giornata numero undici, a San Siro, e in Brianza alla numero ventitré.

Già al terzo turno in calendario due sfide di alto livello: Juventus-Roma e Lazio-Inter. Altro big match quello tra Milan e Juventus: alla nona giornata si gioca a San Siro, alla 37esima allo Juventus Stadium di Torino.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

CALCIO EUROPEO – La Roma batte il Feyenoord 1-0 e vince la Conference League. Decide un gol di Zaniolo

ROMA – La Roma a 31 anni dalla sua ultima finale europea trionfa a Tirana, conquistando la Conference League, alla sua prima edizione, battendo in finale il Feyenoord 1-0.

Il gol vittoria dei giallorossi è firmato da Zaniolo al 32′ del primo tempo, risultato tenuto dalla squadra di Mourinho con le unghie e con i denti fino al 95′. Una gara di tecnica e cuore che regala alla Roma un trofeo europeo che mancava dalla Coppa delle Fiere del 1961. Per Mourinho è il quinto trionfo in una Coppa Europea, dopo due Champions (Porto e Inter) e due Europa League (Porto e Manchester United): è il primo e l’unico tecnico ad aver vinto in tutte e tre le competizioni Uefa. Il portoghese alla fine del match ha pianto per la commozione.

L’Italia torna a sollevare un trofeo europeo dopo 12 anni dall’Inter del triplete dello stesso Mourinho, vincitore della Champions con il Bayern Monaco.

Fonte RaiNews