Categoria: Sport

CALCIO SERIE B – Il Frosinone è ancora vivo: Spezia ko allo “Stirpe”

FROSINONE – Un gran bel Frosinone batte 2-1 lo Spezia e torna a vedere la promozione diretta. I giallazzurri che avevano chiuso meritatamente il primo tempo in vantaggio 1-0 grazie alla rete di Salvi siglata al 14’, si fanno riprendere al 5’ da un rigore di Galabinov per fallo di Capuano sullo stesso bulgaro. Il Frosinone però ci crede e al 40’ realizza il gol-vittoria con un colpo di testa di Paganini (200 gare tra i prof per lui) servito da Salvi. In classifica il Frosinone sale a 51 punti a -4 (oltre al punto in più per ora della classifica avulsa a favore dei calabresi) dal Crotone che ha battuto 3-0 il Benevento.

Il tabellino della partita

FROSINONE (3-5-2): Bardi; Brighenti, Szyminkski, Capuano; Salvi, Rohden, Gori, Haas, D’Elia; Ciano (22’ st Dionisi), Novakovich (31’ st Paganini
A disposizione: Iacobucci, Bastianello, Zampano, Maiello, Citro, Beghetto, Ariaudo, Matarese, Krajnc, Ardemagni.
Allenatore: Nesta.

SPEZIA (4-3-3): Scuffet; Vignali (32’ pt Ferrer), Terzi, Capradossi, Marchizza (1’ st Vitale); Maggiore (17’ st Acampora), Bartolomei, Mora; Nzola, Galabinov, Gyasi (38’ st Ragusa).
A disposizione: Krapikas, Desjardinis, Gudjohnsen, Bastoni, Erlic.
Allenatore: Italiano

Arbitro: sig. Ivano Pezzuto della sezione di Lecce; assistenti sigg. Andrea Tardino della sezione di Milano e Vito Mastrodonato della sezione di Molfetta (Ba); IV Uomo sig. Gino Garofalo di Torre del Greco (Na).

Marcatore: 14’ pt Salvi, 5’ st Galabinov (rig), 40’ st Paganini.

Note: partita a porte chiuse; angoli: 3-1 per il Frosinone; ammoniti: 16’ pt Vignali, 42’ pt Salvi, 3’ st Italiano (all. Spezia), 4’ st Capuano, 4’ st Nesta (all. Frosinone), 21’ st Capradossi; recuperi: 3’ pt; 5’ st.

I risultati:
Cosenza-Ascoli 0-1
Cremonese -Pescara 1-0
Crotone-Benevento 3-0
Frosinone-Spezia 2-1
Perugia-Pordenone 1-2
Pisa-Cittadella 2-0
Salernitana-JuveStabia 2-1
Trapani-Livorno 2-1
V.Entella-Chievo 1-1
Venezia-Empoli 0-2

Il prossimo turno si gioca venerdì 10 luglio:
Spezia-Cosenza (1-1)
Empoli-Frosinone (0-4)
Benevento-Venezia (2-0)
Livorno-Cremonese (0-0)
Cittadella-Crotone (1-1)
Ascoli-Salernitana (1-1)
Juve Stabia-V.Entella (0-2)
Chievo-Trapani (0-1)
Pescara-Perugia (1-3)
Pordenone-Pisa (0-2)

CALCIO ECCELLENZA LAZIO – Intervista a tutto campo con il nuovo tecnico dell’Arce Mirabello

ARCE – L’ex tecnico del Tecchiena allenerà in Eccellenza. «Non mi aspetto di essere chiamato da un club così importante»

Un vecchio adagio recita che il lavoro premia sempre. Una affermazione che, ovviamente, a tutti appare vera e giusta ma che, altrettanto ovviamente, ognuno di noi sa che non trova sempre riscontro nella realtà. Perché nella vita, come nel lavoro o nello sport in questo caso, a volte sono altri i fattori che consentono il successo di un percorso professionale. Soprattutto per chi è giovane questo vale a maggior ragione perché farsi spazio e ritagliarsi un proprio posto non è mai facile. Qualcuno però riesce a farsi notare per il lavoro svolto e iniziare un cammino di crescita.
È questo il caso, ci sembra di poter dire senza offendere nessuno, di Angelo Mirabello da pochi giorni chiamato a sedere sulla panchina dell’Arce. Una delle società più importanti del nostro calcio dilettantistico che anche nel prossimo campionato proverà ad essere protagonista nel campionato di Eccellenza. Con lui abbiamo parlato appunto della nuova avventura che sta per intraprendere.

Si attendeva questa chiamata?
«Ad essere onesti – dice – no. Soprattutto perché non pensavo di essere finito sotto i riflettori di una società importante come l’Arce. Una squadra che negli ultimi anni ha sfiorato l’approdo in Serie D e che ha alle spalle una società tra le più strutturate in provincia e che può disporre di un impianto bellissimo».

Veduta aerea del’impianto sportivo Lino De Santis – Foto Arcenews

Perché pensa di essere stato scelto?
«Voglio interpretare questa chiamata come un premio al lavoro svolto in questi anni. Una cosa che mi rende davvero orgoglioso ».

Lascia un ambiente, quello del Tecchiena, dove ha fatto bene e si è fatto notare. Che ricordo conserva di quella esperienza?
«Gli ultimi due anni sono stati i più belli da quando alleno. Ho sempre potuto contare su una società sana fatta di persone competenti e per bene che mi hanno sempre dato tutto e alle quali va il mio più sentito ringraziamento».

È un tecnico abituato a lavorare e valorizzare i giovani. Sarà cosi anche ad Arce?
«È stato uno dei primi argomenti trattati con il presidente Marrocco e con il direttore Caldaroni. In questo ho trovato più di una porta aperta perché il presidente ha iniziato un lavoro sulla crescita degli istruttori e sul lavoro dei tecnici delle giovanili che, sotto l’input di uomini competenti come mister Marasca, sta già producendo risultati. Portare ragazzi del vivaio in prima squadra è un obiettivo dichiarato della società».

Intanto si parte con le riconferme di parecchi elementi della rosa attuale?
«Anche queste operazioni sono frutto della volontà del presidente e io condivido in pieno. D’altronde questa è l’ossatura di una squadra che due anni fa era arrivata a due punti dalla D. Io ho iniziato i contatti con il nucleo storico della squadra a partire dal capitano Pintori che si è messo subito a disposizione delle mie idee».

Come giocherà il suo Arce?
«Mi porto dietro delle idee di calcio ma non mi sono mai legato ai moduli che sono solo dei numeri mentre in campo scendono degli uomini. Prima di scegliere devo avere chiare le caratteristiche di ognuno dei miei giocatori».

Ha chiesto rinforzi?
«Stiamo lavorando per portare in squadra dei puntelli in ogni reparto. Soprattutto in difesa. Ho dato al direttore dei profili, non dei nomi».

Che ruolo deve ritagliarsi l’Arce nel prossimo campionato? Sente la pressione del risultato?
«Mi è stato chiesto di fare bene ma non abbiamo parlato di piazzamenti o di risultati specifici da centrare. Una delle prime cose che il presidente mi ha detto è quella di lavorare con serenità. Un fatto che ho apprezzato anche se ho chiaro che l’attesa sui risultati sarà certamente maggiore rispetto agli anni passati. Lo accetto: fa parte del gioco».

Da Ciociaria Editoriale Oggi/Sport del 28/06/2020: TONI PIRONI

SPORT CALCIO SERIE B – Frosinone, ripartenza sufficiente ma ora si deve fare di più. Il dato più importante riguarda il ritardo dal secondo posto rimasto immutato. Adesso, però, serve un filotto di vittorie

FROSINONE – Sicuramente non era facile prevedere cosa sarebbe potuto succedere in occasione della prima partita che il Frosinone doveva giocare dopo uno stop di oltre cento giorni, ma di una cosa si poteva essere comunque certi: la solidità difensiva della formazione di Nesta.

Ebbene nella trasferta di Trapani è stato sicuramente questo l’aspetto più confortante. I canarini non hanno praticamente mai permesso all’avversario di portare un solo pericolo dalle parti di Bardi. Tutto questo, però, ti permette di non perdere le partite, ma non certo di vincerle. Ed ecco allora la nota meno positiva: la sterilità della manovra offensiva. Anche se un paio di occasioni per sbloccare il risultato Brighenti e compagni le hanno comunque avute, alla fine non si mai visto un predominio da parte dei giallazzurri. In definitiva la prova del “Provinciale” può essere archiviata in maniera sufficiente, mentre da qui in avanti è certo che bisognerà fare di più se si vuole provare a chiudere la stagione regolare al secondo posto. Il fatto che il distacco dalla piazza d’onore occupata dal Crotone sia rimasto invariato (due punti), può essere considerato il dato più confortante della giornata, ma a questo punto diventa di fondamentale importanza riuscire a centrare un filotto di vittorie consecutive che possa permettere ai giallazzurri di provare a recuperare il distacco dalla formazione di Stroppa. Impresa possibile ma non certo facile, anche in considerazione del fatto che nel giro di otto giorni i canarini sono attesi da ben tre scontri play off consecutivi. Si comincerà venerdì sera al “Benito Stirpe” nella sfida contro il Cittadella (lamenta due soli punti di ritardo dalla formazione di Nesta), per poi andare ad affrontare lunedì il Chievo al “Bentegodi” (i veronesi occupano l’ultimo posto valido per disputare gli spareggi posto sesason con sei lunghezze di distacco dai ciociari) e quindi quattro giorni più tardi è in programma la partita interna contro lo Spezia che si trova subito a ridosso del Frosinone (al momento le due squadre sono separate da un solo punto).

Tre incontri che potranno dire molto, se non addirittura tutto, sulla possibilità da parte della compagine di mister Nesta di poter puntare al secondo posto. Tornando alla partita di sabato, al di là dell’ottimo comportamento da parte del pacchetto arretrato del quale abbiamo già parlato, e comunque supportato a dovere da tutto il resto della squadra, una buona condizione hanno dimostrata di possederla già i due interni di centrocampo, Rohden e Tabanelli. Maiello, invece, può e deve ancora crescere. Per quanto riguarda i due esterni di centrocampo, Salvi che ha giocato sulla destra e D’Elia sulla sinistra, indubbiamente permettono alla squadra un importante equilibrio, ma allo stesso tempo non ti permettono di mettere pressione alle retroguardie avversarie come invece potrebbe succedere con Paganini e Beghetto. Per quel che riguarda, infine, la prova degli attaccanti, Novakovich ha fatto più o meno il suo, mentre Citro e Ardemagni sono sicuramente da rivedere. A parziale giustificazione del secondo c’è comunque il fatto che era all’esordio assoluto con la maglia giallazzurra.

Da Ciociaria Editoriale Oggi: Daniele Ciardi – Foto Frosinonecalcio.com

CALCIO SERIE D – Alessandro Grossi torna sulla panchina del Cassino calcio

CASSINO – A volte ritornano, con immenso piacere il presidente del Cassino calcio, Nicandro Rossi, ieri allo stadio Gino Salveti, ha presentato alla stampa e agli addetti ai lavori il nuovo allenatore della formazione calcistica della città martire. 

La scelta è ricaduta sul tecnico Alessandro Grossi, detto SANDRONE, che visibilmente commosso ed emozionato ha accettato con entusiasmo questa proposta di collaborazione che lo riporta in panchina nella sua città. Nel passato, il tecnico cassinate ha già guidato il Cassino ottenendo ottimi risultati.

Nella conferenza di presentazione sono state illustrate quelle che saranno le linee guida per la prossima stagione, valorizzazione dei giovani, conferma ed integrazione dei senior. L’obiettivo comunque fondamentale sarà quello di riportare lo splendido pubblico cassinate nel glorioso stadio Salveti. 

Sollecitato proprio su questo punto Grossi ha affermato” Ringrazio tutta la dirigenza perché mi ha dato questa possibilità di tornare al timone del Cassino calcio. Mi impegnerò con tutto me stesso per riportare i tifosi allo stadio, tifosi con cui ho un ottimo rapporto, voglio che loro siano il nostro dodicesimo uomo e che ci diano quella spinta decisiva per disputare un campionato da protagonisti.”

 In bocca al lupo Mister e buon lavoro.

Max Marzilli

CALCIO/COPPA ITALIA – Nella finale dell’Olimpico, Il Napoli conquista la Coppa Italia 2019–2020. 0-0 dopo i tempi regolamentari

ROMA – Il Napoli conquista la Coppa Italia sconfiggendo la Juventus in finale per 4-2 dopo i calci di rigore.
Gli uomini di Gattuso si impongono nella sfida che si risolve dal dischetto dopo lo 0-0 dei 90 minuti regolamentari, nei quali la formazione di mister Gattuso crea le occasioni migliori colpendo 2 pali. La Juve esibisce un possesso palla sterile e non arriva praticamente mai al tiro. Nell’epilogo ai rigori, i bianconeri sbagliano due rigori con gli errori di Dybala e Danilo.

Il Napoli è impeccabile, con 4 centri in altrettanti tentativi, e si aggiudica il trofeo. Sarri colleziona la seconda sconfitta in 2 finali bianconere dopo quella incassata in Supercoppa contro la Lazio.